È una svolta quasi ‘politica’ quella che ha intrapreso l’Arabia Saudita, Paese che si sta aprendo al mondo e non conta più solo sull’economia del petrolio, ma anche, ad esempio, su quella del turismo. Lo racconta a Pambianco Hotellerie Gloria Armiri, group exhibition manager Turismo e Ospitalità di Italian Exhibition Group, che organizza Ttg Travel Experience, Sun Beach&Outdoor Style e Sia Hospitality Design, che tornano in presenza, nel quartiere fieristico di Rimini, dal 13 al 15 ottobre 2021. “Sono tanti i player – specifica – che stanno confermando la loro partecipazione in questi giorni, tra cui le regioni, i territori e i consorzi. Si stanno riaffacciando anche gli enti territoriali stranieri, che l’anno scorso erano assenti, e quest’anno abbiamo una new entry importante perché l’ente del turismo dell’Arabia Saudita ha scelto il Ttg come prima fiera in presenza per proporsi come destinazione turistica ai buyer italiani. E sarà presente con uno stand di rilievo”. Il debutto del Paese arabo rientra nei piani di sviluppo verso i viaggiatori d’oltremare che Saudi Tourism Authority aveva illustrato l’anno scorso durante l’evento digitale World Travel Market. La spinta al turismo è supportata anche da importanti eventi sportivi che l’Arabia Saudita ospita nel 2021, tra cui il Gran Premio di Formula 1.
Crescono di mese in mese le adesioni alle manifestazioni di Rimini: a giugno 2021, i saloni di Ieg hanno raccolto un numero di espositori in crescita del 39% rispetto allo stesso periodo del 2020, anno in cui Ttg si è svolto comunque in presenza.
Sempre riguardo agli espositori, Armiri conferma che stanno tornando i tour operator, il cui numero nel 2020 si era ridotto, e così anche le compagnie aeree, la cui partecipazione è legata alla timeline di ripresa dell’operatività e dei voli. Sul fronte buyer, è attesa una predominanza di visitatori domestici che potrebbe attestarsi sull’80% del totale visitatori, mentre il 20% degli stranieri attesi proverrà in gran parte dall’Europa, e saranno fisicamente presenti in fiera, mentre è prevista una percentuale di buyer da Paesi ‘a lungo raggio’ che parteciperanno attraverso una piattaforma da remoto. “Il mondo dei buyer sta cambiando – osserva Armiri – e sta diventando molto più qualitativo. I compratori fanno effettivamente affari in fiera, si impegnano concretamente, si siedono a un tavolo e chiudono un accordo. Questo fa sì che le nostre fiere siano un marketplace B2B molto efficace”.
La manager aggiunge che il mondo del turismo e del business in generale necessita di maggiore empatia, di capacità di ascolto, di fiducia (da qui il tema della prossima edizione: ‘Be confident’), anzi in una parola di emozione. “Vorrei che il Ttg fosse una vera e propria esperienza – sottolinea – con un valore ‘nobile’, elevato, a livello emotivo e cognitivo. L’obiettivo è quello di trasmettere impulsi e stimoli che siano di arricchimento ai partecipanti per immaginare il futuro della loro azienda”.
Proprio in quest’ottica, la 58esima edizione della manifestazione di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo darà più spazio ad alcune sezioni ‘emozionali’. Tra queste Book&Go, in cui si alternano scrittori di libri di viaggio che trasmettono ispirazioni ad agenti di viaggio e tour operator, che possono così trarre spunti per una vendita più sofisticata e creare prodotti turistici innovativi. Emozioni anche nella sezione Beactive, che è partita due anni fa e adesso sta acquisendo un’importanza via via crescente, forte del trend legato al turismo all’aria aperta che sta diventando predominante, mentre in passato era relegato a un segmento giovane oppure di nicchia. “Il turista- spiega Armiri – cerca esperienze più salutari, legate all’attività fisica. Cambia anche il concetto di benessere, che non evoca solo il mondo delle terme o delle spa, ma diventa un approccio mentale e di concezione della vacanza, appunto ‘attiva’. Infatti nella sezione Beactive aumenta l’offerta di trekking, vacanze con la bici, pellegrinaggi. Aggiungo che dalle survey che facciamo, risulta che il turismo enogastronomico e culturale è uno dei motivi principali che spinge la scelta di un viaggio”.