A luglio e agosto, le presenze nelle strutture italiane si prevedono in crescita a doppia cifra rispetto al 2020, mentre l’assenza di internazionali (soprattutto russi) peserà sui conti delle città d’arte. Boom delle prenotazioni elettroniche.
di Andrea Guolo
Piena estate da tutto esaurito nelle località di mare e di montagna, poi una lunga coda autunnale per il leisure grazie alle presenze estere date in netto aumento rispetto al 2020. Per le città d’arte e il turismo business, invece, i tempi del recupero non saranno rapidi. Le previsioni cambiano velocemente, ma gli operatori sono certi che il buon risultato dei mesi più caldi del 2020 possa essere raggiunto e superato. Emerge in particolare il boom delle prenotazioni elettroniche, che nel mese di giugno hanno superato ogni record.
TURISTA ORMAI DIGITAL
L’analisi di Blastness, leader italiano tra i provider di crs (central reservation system) per gli hotel a cinque stelle, evidenzia una crescita esponenziale di prenotazioni al netto delle cancellazioni a partire da aprile, per poi toccare il massimo storico nel mese di giugno. “Siamo ben oltre i totali pre-Covid, nonostante le difficoltà ancora presenti per le città d’arte – racconta il fondatore e ceo Andrea Delfini – e nonostante l’ascesa sia iniziata solo nel secondo quarter. La Versilia, ad esempio, non solo fa volumi giornalieri doppi e tripli rispetto al 2019, ma il totale delle prenotazioni raccolte è superiore e determina anche un miglioramento nell’arco dei sei mesi. La clientela è in maggioranza italiana, ma si intravede una componente importante di stranieri, non come il 2019 ma molto meglio del 2020”. Delfini considera questa esplosione di ricorso al digitale come una conseguenza naturale della pandemia. “È l’effetto Amazon applicato al turismo – precisa – e per gli albergatori apre prospettive interessanti anche sotto il profilo della marginalità, perché la distribuzione elettronica, se gestita bene e con la giusta movimentazione delle tariffe a seconda della domanda, porta a interessanti crescite di ricavo medio per camera disponibile (revpar)”.
Che sul 2020 ci possa essere un buon incremento appare quasi certo. L’analisi previsionale del Centro Studi Turistici per Assoturismo (Confesercenti) parla di un +20,8% di presenze nei tre mesi centrali: tra giugno e agosto si prevedono 33 milioni di arrivi e 140 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive ufficiali, per un fatturato complessivo di 12,8 miliardi di euro. I livelli pre-pandemici restano lontani (73,5 milioni di presenze in più nello stesso periodo del 2019) e gli italiani continueranno a dominare il panorama, rappresentando oltre i tre quarti del totale; ciononostante, l’estate 2021 vedrà un primo recupero sia della presenza straniera (+24%) sia delle presenze nelle città d’arte (+24%). Il presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina, commenta: “La riapertura tardiva del turismo italiano ha pesato sulla ripartenza: l’incertezza su date e coprifuoco ha dirottato molti viaggiatori stranieri verso altri Paesi”.
RECUPERO PARZIALE
Giorgio Palmucci, presidente di Enit, sottolinea la tendenza sempre più positiva dei dati nell’avvicinamento all’estate. “Rispetto al 2020 – racconta – c’è più conoscenza e meno timore tra le persone, tra accelerazione della campagna vaccinale e una migliore programmazione del governo sulle possibilità di spostamento interno e su questioni come il coprifuoco. Si profila un’estate più lunga, anche perché la precedente per gli hotel era sostanzialmente iniziata a luglio e si era chiusa prima di settembre. I numeri del 2019 credo li potremo raggiungere soltanto nel 2023”. Poiché permane una certa incertezza tra i turisti, e non solo tra quelli internazionali, Palmucci è convinto che le prenotazioni saranno sempre più last minute. “E la sicurezza si imporrà come l’elemento cruciale per la scelta della vacanza, anche più del prezzo” precisa.
Marina Lalli, presidente di Federturismo (Confindustria), è ottimista ed evidenzia come, rispetto al 2020, ci sia un ritorno agli hotel e strutture simili. “Se dopo il primo lockdown erano state privilegiate le case indipendenti, ora il trend mi pare rientrato perché la clientela turistica si è resa conto che le strutture gestite da professionisti offrono garanzie anche maggiori. Poi l’identikit della struttura di successo dipende da tanti aspetti: prevale quella che dispone di ampi spazi all’aperto, spiagge ampie e private, condizioni in grado di evitare ogni rischio di sovraffollamento. Inoltre, quelle raggiungibili con mezzo proprio sembrano rispondere meglio di altre”. Sul turismo straniero, Lalli attende con fiducia l’emanazione del green pass ma evidenzia l’assenza di presenze dalla Russia: “Il loro vaccino non è stato riconosciuto come valido, e questo ha spinto molti russi facoltosi a scegliere la Turchia come destinazione per le vacanze”.
Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Confindustria Alberghi, conferma: “La parola d’ordine dell’estate 2021 è last minute. Le prenotazioni si spostano sempre più sotto data. Si decide quando si ha piena visibilità del periodo: cosa si potrà fare, i rischi e le regole. Per prenotare servono certezze e al momento è difficile guardare troppo avanti”. Per il turismo internazionale, Colaiacovo precisa: “Bene il green pass, ma la domanda per l’immediato futuro resta ancora debole. Qualche segnale arriva dal turismo Ue che con l’operatività del green pass a luglio dovrebbe rafforzarsi. Poco o nulla extra Ue, anche se i voli dagli Usa stanno dando buoni risultati”.
La questione del traffico aereo sarà determinante per far ripartire il turismo internazionale. “Nei primi quattro mesi dell’anno è andata peggio delle previsioni presenti nello scenario pessimistico – racconta Valentina Lener, direttore generale di Assaeroporti – ma ora le previsioni sono di miglioramento. Nelle isole, in particolare, c’è un vero e proprio boom di voli schedulati, frutto di un maggior traffico aereo interno, mentre soffriranno maggiormente gli hub internazionali come Roma, Milano e Venezia. Ora lo scenario medio per i tre mesi estivi prevede, nel confronto con il 2019, -68% per il mese di giugno, -57% per luglio e -52% per agosto; nel 2020 eravamo a -99% a giugno, -75% luglio e -63% agosto”.