Momento buio per il ‘lungo raggio’, essendo le frontiere quasi totalmente chiuse per gli italiani che vogliono recarsi fuori dall’Europa per turismo. Eppure, lo scorso sabato 17 luglio, Singapore Airlines ha ripreso i voli da Roma alla città-stato asiatica. Il primo volo è partito dall’aeroporto Leonardo da Vinci alle ore 08,35 e arrivato a Singapore alle ore 6,20 (+1), ora locale.
Si tratta di una scelta significativa, sia perché il traffico turisti è frenato dalle decisioni dei vari Paesi di imporre restrizioni ai viaggi, sia perché la compagnia aerea aveva sospeso i voli da Roma Fiumicino nel marzo 2020 a causa del Covid-19. Una nota di Singapore Airlines afferma che il ripristino dei voli, coadiuvato da Adr – Aeroporti di Roma, la società che gestisce e sviluppa gli aeroporti della Capitale, contribuirà auspicabilmente alla ripresa dei viaggi intercontinentali.
La rotta da Roma a Singapore sarà operata 3 volte a settimana via Copenaghen e i passeggeri avranno l’opportunità di prenotare i biglietti da Roma alla capitale danese, godendo del comfort dell’aeromobile wide-body A350 anche per viaggiare verso la Danimarca e i Paesi nordici, senza volare necessariamente fino a Singapore.
Attualmente, i voli sono dedicati a chi può effettivamente ‘volare’, ossia rimpatri, diplomatici, viaggiatori corporate e lavoratori in generale, passeggeri che tornano nel loro Paese d’origine, ma anche traffico leisure sulla Thailandia, oltre al contributo del cargo (trasporto merci) e la nuova rotta Roma-Copenaghen. Questa ripresa è anche una scelta di posizionamento per il vettore asiatico, per essere cioè già pronto quando le frontiere apriranno in modo più corposo per i viaggi sia leisure che aziendali.