Saranno 25mila i posti letto negli hotel che verranno predisposti durante le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 per accogliere tutta la famiglia olimpica, ovvero lo staff degli atleti, i medici, gli addetti e il personale di supporto. Gli hotel sono stati selezionati a Milano, in Valtellina (dove verranno creati nuovi collegamenti viari e ferroviari con il capoluogo lombardo), a Cortina d’Ampezzo, in Val di Fiemme e a Bolzano.
L’informazione è stata raccolta da Pambianco Hotellerie a margine della conferenza stampa di presentazione dell’aggiornamento del Masterplan Scalo Porta Romana e il progetto del Villaggio Olimpico. Quest’ultimo, che sarà realizzato da Coima, Covivio e Prada Holding, sarà pronto per luglio 2025 e avrà un’architettura aperta che consentirà la permeabilità e l’integrazione con l’area circostante. Sarà un villaggio a impatto zero, rappresentando un modello per i criteri Esg (Environmental, social, governance). Il disegno è dello studio di architettura americano Skidmore, Owings & Merrill – Som, che ha vinto il concorso tra 71 studi di 9 Paesi.
Il progetto è pensato anche in vista del dopo-Olimpiadi: il Villaggio Olimpico sarà trasformato (si parla di soli 4 mesi dalla fine dei Giochi) in student house, residenze, co-working, servizi privati di interesse pubblico e spazi pubblici.
“Il Villaggio Olimpico – ha affermato durante la conferenza stampa il sindaco di Milano Giuseppe Sala – è un progetto moderno e a impatto zero. Tutto il progetto è il simbolo dello sviluppo immobiliare legato alla rigenerazione urbana che sta portando avanti la città e che riguarderà soprattutto il sud di Milano. Sono convinto che, malgrado questo periodo di pandemia, Milano tornerà ad essere quella di prima, anzi meglio di prima”. Plauso anche da parte di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, che ha ricordato che le Olimpiadi creano più di 36mila posti di lavoro e 4,3 miliardi di euro di valore aggiunto.
Per quanto riguarda il progetto Parco Romana, è anch’esso allineato con i parametri previsti dal Pnrr, in quanto segue le linee guida di transizione ecologica, digitalizzazione, inclusione sociale e territoriale, e ambisce ad essere un riferimento di sostenibilità nella riqualificazione urbana. Tra gli elementi distintivi del Masterplan, si evidenziano un parco centrale, una ‘foresta sospesa’, su cui è in corso la valutazione di fattibilità tecnica ed economica, nonché piazze pubbliche ed eco-zone, cioè corridoi verdi che potranno ospitare attrezzature di interesse pubblico (sportive, aree bambini, orti urbani).
Il progetto ha anche una valenza sociale perché prevede interventi di edilizia convenzionata, promuovendo quindi l’accessibilità. Infatti, Alexei Dal Pastro, CEO di Covivio Italia, ha affermato: “Questo progetto, che testimonia la centralità di Milano nella nostra strategia, alla pari di altre città d’Europa, è esemplare perché esprime il modello di una città diffusa, che elimina la cesura tra il centro storico e il sud della metropoli”.