Quello che è successo in tutti i settori, ovvero la grande spinta degli acquisti online in seguito ai vari lockdown e alle restrizioni della mobilità, accade anche nel turismo. È un vero e proprio boom per l’e-commerce del turismo, sia per quanto riguarda le prenotazioni alberghiere sia i voli aerei e il noleggio macchine: il portale tedesco Statista ha rilevato che nel 2020 il mercato globale dei viaggi online valeva circa 432 miliardi di dollari, e in 5 anni, entro il 2025, toccherà quota 833 miliardi di valore, con un aumento stimato del 93 per cento. Un volume praticamente raddoppiato.
L’analisi di Statista evidenzia che il 65% del fatturato globale dell’intero settore deriva da operazioni e transazioni sui canali online. Altri dati vengono riportati da testate online, ad esempio l’indagine americana di Research And Markets, secondo la quale il mercato più redditizio è quello asiatico, con un tasso di crescita del 6,9%, seguito da quello africano (5,4%) e da quello mediorientale e nordamericano, che prevedono un aumento rispettivamente del 4,3% e 4,1 per cento.
Segnali positivi anche dall’Europa che, stando a quanto pubblicato su PhocusWire, raggiungerà i 324 miliardi di euro entro il 2023. Oltre la metà della prenotazione dei viaggi da parte degli europei è stata effettuata online nel pre pandemia e le piattaforme del settore cresceranno del 5% nei prossimi anni.