La prima metà del 2021 per Meliá Hotels International presenta risultati ancora fortemente colpiti dalla pandemia e dalle restrizioni di viaggio in diversi mercati e destinazioni. Nel secondo trimestre però la società ha raddoppiato i ricavi registrati nel trimestre precedente e ha raggiunto i suoi obiettivi di generare un ebitda positivo. I risultati del semestre sono rimasti comunque negativi, con un calo dei ricavi di 151,2 milioni di euro, e il gruppo spagnolo di hotellerie ha chiuso giugno con un ebitda che ha perso 62,5 milioni di euro, escludendo le plusvalenze di 64 milioni di euro generate dalla vendita di asset.
Il gruppo riporta nel secondo trimestre un reddito medio per camera disponibile (RevPar) di 26 euro,(+ 158,7% rispetto allo stesso periodo del 2020), sebbene il RevPar per il semestre sia inferiore a quello raggiunto nel 2020, per il fatto che praticamente tutto il primo trimestre del 2020 è trascorso prima della dichiarazione della pandemia.
Gabriel Escarrer, executive vice president e CEO di Meliá Hotels International, commenta in questo modo il bilancio :“Come avevo previsto all’inizio della crisi Covid-19, la ripresa inizierà (almeno nel segmento resort) nel terzo trimestre di quest’anno, con i risultati del primo semestre dell’anno ancora molto colpito dalla pandemia. I nostri ricavi sono raddoppiati nel secondo trimestre rispetto al primo, a dimostrazione della tendenza al miglioramento, anche se sono ancora lontani dai livelli del 2019, il nostro ultimo anno “normale” (-73,6%). Sono particolarmente lieto di annunciare che abbiamo una posizione di liquidità di 405 milioni di euro, supportata dalle recenti vendite di asset, e che abbiamo raggiunto i nostri obiettivi di generare un ebitda positivo e una liquidità netta positiva a giugno, escludendo le plusvalenze ottenute dalle vendite”.