Lombardia come una delle principali destinazioni di viaggio. Un obiettivo che può essere raggiunto attraverso diverso opportunità, come i grandi eventi (Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023 e Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina), ma anche l’apertura di un maggior numero di corridoi internazionali extra Ue per spostamenti in sicurezza, e la formazione di figure professionali adeguate ai nuovi scenari.
Se ne è discusso nell’incontro ‘Turismo, motore dell’economia lombarda’ organizzato a Milano da Confcommercio Lombardia e aperto dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale Lara Magoni, i presidenti di tutte le Confcommercio della Lombardia e delle associazioni di categoria del turismo (Fipe, Federalberghi, Confturismo, Fto, Fiavet, Gitec, Rescasa) e Magda Antonioli, vicepresidente di Etc – European Travel Commission.
Sangalli ha ricordato che “i fondi stanziati per il turismo, come ha detto Garavaglia, devono rimanere al turismo. L’Italia resiste in zona bianca e l’economia è in ripresa. Le perdite provocate dalla pandemia sono però ingenti, in particolare per tour operator, agenzie di viaggio e settore alberghiero. Proprio per questo sono necessari maggiori sostegni per le imprese più penalizzate. E nello stesso tempo è urgente riattivare i flussi turistici riaprendo in sicurezza più corridoi con i Paesi extra europei. Senza queste aperture rischiamo di perdere importanti quote di mercato a favore dei nostri competitor esteri. Un autogol che soprattutto in una fase così delicata della ripresa economica non possiamo permetterci”.
Durante l’incontro, è stata evidenziata l’urgenza di una rapida approvazione delle linee guida per convegni e congressi, nonché la necessità di investimenti sulla formazione per il turismo. Si è parlato anche di azioni di contrasto alla concorrenza sleale e all’abusivismo, e dell’analisi dei big data per il monitoraggio dei flussi turistici.
Da Sangalli e Garavaglia è arrivato anche un appello al senso di responsabilità perché i cortei, non autorizzati, ripetuti ogni sabato incidono sull’attrattività delle città penalizzando il comparto del turismo.
Il turismo lombardo, archiviato il 2020 con -66% di arrivi e -61% di presenze rispetto al 2019, nel corso dell’estate 2021 ha visto un parziale recupero: il trimestre giugno – agosto ha registrato +58% di arrivi e + 71% di presenze rispetto allo stesso trimestre del 2020. Resta, però, un saldo negativo nel confronto con la situazione pre-pandemia: il trimestre giugno – agosto 2021 segna un -40% di arrivi e -28% di presenze rispetto al 2019.
A pesare sui fatturati delle imprese lombarde, in particolare, è il calo del turismo straniero (-26% ad agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019) e l’assenza del mercato dei cosiddetti ‘big spender’ extra Ue. In Lombardia le imprese attive nel turismo sono quasi 60mila, con una forte interconnessione con tutti gli altri comparti economici, e gli occupati diretti oltre 270mila.