La Maison dell’autentico Champagne dell’Aube cresce nel segmento premium con bollicine contraddistinte da “golosità, eleganza e complessità”. E consolida la sua rete di partnership con il mondo horeca, puntando su esperienze de-settorializzate tra eventi emozionali e occasioni business nel Club dei Cavalieri del Comte.
Secondo la tradizione, Comte de Champagne, di ritorno dalle Crociate nel XIII secolo, riportò il primo ceppo di Chardonnay in Europa e lo piantò nella Côte des Bar. È questa l’origine genealogica di tutti gli Champagne, anche se poi furono i commercianti della Marne a capire per primi le potenzialità di questo vitigno. Acquistarono lo Chardonnay dall’Aube, iniziando a venderlo in esclusiva e impedendo ai produttori della zona di utilizzare la preziosa denominazione per vendere i loro vini.
È allacciandosi a questa storia che il CEO di Comte de Montaigne Stéphane Revol rivendica l’autenticità delle bollicine della maison dell’Aube.
“Il terroir della Côte des Bar rappresenta un forte tratto identitario delle nostre Cuvée – sottolinea – che si distinguono per golosità, eleganza e complessità. Il nostro Champagne nasce dal rispetto dei tempi della natura, con un processo di vinificazione di 55 mesi gestito con pazienza e sapienza”.
Tempo e terroir sono dunque distintivi per tutta la gamma: dal Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay), all’Extra Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay) e al Rosé (100% Pinot Noir), senza dimenticare il Blanc de Blancs (100% Chardonnay) e la Cuvée Speciale (100% Pinot Noir). “Hanno ottenuto un buon successo sul mercato italiano premium – aggiunge Revol -. Nonostante i lock down abbiamo messo a segno una crescita del 45% negli ultimi due anni”.
A fronte di risultati in costante crescita, per l’azienda oggi l’obiettivo è consolidare il brand e fidelizzare i clienti. Guardando all’horeca, è stato creato il Club dei Cavalieri del Comte, “al quale possono accedere solo aziende che hanno lo stesso Dna di valori della Maison, ovvero cuore, autenticità e bon vivre”, rimarca il CEO. Sono entrate alcune realtà eccellenti della ristorazione e dell’hotellerie italiane, primo tra tutti The Gritti Palace a Venezia – con cui è stata lanciata una iniziativa charity.
Comte de Montaigne punta dunque sul coinvolgimento dei clienti in esperienze de-settorializzate, a forte impatto emozionale eppure orientate a obiettivi business. “Esclusività, autenticità e qualità – conclude Revol – ci posizionano fra i principali player tra gli Champagne premium. Fra le esperienze memorabili del Club una sfilata esclusiva con Dolce&Gabbana o un corso di gemmologia da Cartier a Milano dedicati ai clienti dei partner, ma anche un pranzo per i migliori clienti di un 2 stelle Michelin nei nostri vigneti, con degustazione di vecchie annate”.