Secondo l’indagine previsionale realizzata per Federalberghi da Acs Marketing Solutions sul movimento turistico degli italiani in riferimento al ponte dell’8 dicembre, risulta che il 92,3% degli 10 milioni di viaggiatori italiani in questi giorni sceglieranno la Penisola, mentre il 7,7% andrà all’estero. Sarà un ponte di prossimità: più della metà di chi rimarrà in Italia (50,8%), rimarrà nella stessa Regione di residenza e il 30,6% andrà in una Regione vicina a quella in cui risiede.
“Guardiamo a questa data – sottolinea il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – come ad una prova generale per l’andamento del comparto nella prospettiva del Natale. C’è da dire che la festività quest’anno cade di mercoledì, offrendo un’occasione ghiotta per i più desiderosi di staccare dalla routine per prolungare il progetto di vacanza. Secondo la nostra indagine, infatti, gli italiani in movimento per il ponte trascorreranno una media di 3,4 notti fuori casa, producendo complessivamente un giro di affari di oltre 3 miliardi di euro. Le persone si sono preoccupate di prenotare il proprio soggiorno fuori con largo anticipo: il 30,3% degli intervistati ha prenotato un mese prima”.
Sempre secondo l’indagine, tra coloro che resteranno in Italia per l’Immacolata, il 35,2% prediligerà località d’arte, il 25,2% la montagna, il 12,6% andrà al mare, il 5,4% preferirà le località termali, il 3,8% i laghi. La casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal 36% dei viaggiatori, seguita dal 26,5% che sceglierà l’albergo, e dall’11,8% il bed & breakfast.
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 416 euro, con un giro di affari di circa 3,2 miliardi di euro. Riguardo ai capitoli di spesa, il pernottamento incide sul budget per il 18,7%, le spese di viaggio per il 22,3%, e quelle relative ai pasti per il 28,3%. Il capitolo più corposo della spesa (30,7%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, ecc), a conferma della capacità del turismo di ‘distribuire’ ricchezza sul territorio, ben oltre i confini classici del settore.
Il 40,5% degli intervistati dichiara di contattare direttamente la struttura ricettiva per prenotare il proprio soggiorno tramite il sito internet, il telefono o l’email.
Riguardo a chi decide di rimanere a casa, il 40,3% di questi dichiara di aver rinunciato alla vacanza per mancanza di soldi, il 23,0% per motivi familiari e il 18,8% per paura del contagio da Covid-19. Inoltre, il 12,9% non effettuerà una vacanza in questo periodo a causa dello stato d’incertezza che ancora aleggia sulle misure di contenimento della pandemia.