A novembre i cieli italiani sono risultati più trafficati che nel resto d’Europa. A sottolinearlo è Eurocontrol, che misura le unità di servizio, ai fini del calcolo delle tariffe per le società del controllo del volo. Dai dati emerge che l’andamento del mese scorso ha determinato una flessione del 12% rispetto al 2019, a fronte di contrazioni mensili che dall’inizio del 2021 erano sopra il 70%, per attestarsi intorno al -30% in estate e ridursi ancora in autunno.
Risultati ancora più rilevanti se confrontati con gli altri Paesi europei. A novembre la Spagna ha registrato un -16%, il Regno Unito -32,2%, la Francia -21,1% e la Germania -50,7 per cento.
Secondo gli addetti ai lavori, riporta Il Sole 24 Ore, il fenomeno rifletterebbe la migliore gestione della pandemia in Italia, grazie a misure più rigide in materia di prevenzione e di vaccinazione. Non è probabilmente un caso che i dati peggiori in termini di sorvolo dei cieli e di movimentazione negli scali siano relativi alla Germania e al Regno Unito, dopo che negli ultimi tempi è stato registrato un forte aumento dei contagi. A livello di trend negli undici mesi dell’anno, l’Italia segna un -44,5% sul 2019, meglio delle previsioni che davano l’andamento nel nostro Paese in calo del 50 per cento. Il dato del medesimo periodo in Gran Bretagna era pari a -58,9%, in Germania -50,7%, in Francia -50,8% e in Spagna -46,4 per cento.