Si contano ormai i minuti per sapere se verrà prorogato il bonus terme. La richiesta avanzata da Federterme Confindustria è di introdurre un prolungamento di 120 giorni per la fruizione del bonus all’interno del decreto Milleproroghe, la cui scadenza per inserire emendamenti è prevista per domani, giovedì 20 gennaio. Il motivo è che il termine di utilizzo dell’incentivo è scaduto lo scorso sabato 8 gennaio, data in cui oltre il 50% dei bonus emanati non era ancora stato utilizzato a causa dell’emergenza Covid e del conseguente timore a spostarsi da parte delle persone.
“Un successo che rischia di diventare un insuccesso” dichiara il presidente di Federterme Massimo Caputi, sottolineando che, se non venisse prorogato e rifinanziato l’incentivo, si avrebbe un grande dispendio di soldi, di tempi e soprattutto una forte delusione da parte dei cittadini in lista d’attesa.
Il bonus terme, stanziato dal Mise per mettere un po’ di carburante nei motori del comparto termale italiano, è stato subito accolto con grande entusiasmo dalla cittadinanza, tanto che, durante il click-day dello scorso 8 novembre 2021, la piattaforma di Invitalia è andata in tilt. Riaperta il giorno dopo, in quattro ore sono ‘volati’ tutti i bonus. L’incentivo quindi si è esaurito in mezza giornata: sono stati assegnati circa 250mila bonus (ognuno offre un voucher di 200 euro per acquistare servizi termali), ma altrettante persone hanno fatto domanda e sono rimaste a mani vuote non essendo più disponibili altri bonus.
Un incentivo importante dunque, che ha determinato una ricaduta su tutto l’ìndotto, come ha sottolineato Lino Gilioli, presidente dl Coter, Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna: “Per calcolare la ricaduta sul territorio, bisogna moltiplicare per quattro volte la spesa nelle terme. Quindi, considerando che il valore del bonus è stato di oltre 50 milioni di euro, sul territorio italiano sono arrivati più di 200 milioni di euro. Nello specifico della nostra regione, sono stati prenotati 40mila bonus nei 24 stabilimenti termali dell’Emilia-Romagna, vale a dire 8 milioni di euro di fatturato. In assoluto non è una cifra determinante, però l’iniziativa ha calamitato l’attenzione della stampa, ha fatto parlare del benessere termale, ha allungato la stagionalità dei nostri stabilimenti, che significa anche aumentare il lavoro del personale”.
Soddisfazione anche da parte di Marcello Cicalò, group director of Operations di Italian Hospitality Collection, che rimarca la forte ‘eco’ che ha avuto questa iniziativa: “L’immagine e la pubblicità che sono ricadute sulle terme italiane grazie a questo incentivo non si erano mai avute prima. Nei tre alberghi termali del nostro gruppo, Grotta Giusti Thermal Spa Resort, Fonteverde Lifestyle & Thermal Retreat e Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa, abbiamo registrato 30mila richieste di bonus terme, delle quali siamo riusciti ad evaderne nei due mesi di attivazione circa 12mila, equivalenti a 2,4 milioni di euro di fatturato. Due mesi, cioè dall’8 novembre 2021 all’8 gennaio 2022 sono troppo pochi, anche per la concomitanza con le festività natalizie e con l’arrivo della variante Omicron. Il bonus infatti ha comportato una mole di lavoro considerevole, tanto che abbiamo creato una task force che ha coinvolto 120 persone per le varie attività. Abbiamo assunto un centinaio di persone tra terapisti, addetti al call center e alle prenotazioni”.
Aumento di personale anche presso Terme di Saturnia Natural Destination, come ha sottolineato il direttore generale Antonello Del Regno: ““Il bonus è stato una grande idea, perché ci ha permesso di dare lavoro, di far muovere le persone, e di aumentare la visibilità mediatica degli stabilimenti. Noi abbiamo assunto oltre 30 persone proprio per fornire servizi e trattamenti in funzione delle maggiori richieste”.