Nonostante gli anni di pandemia, il mercato degli in vestimenti alberghieri conferma la propria crescita e solidità segnando nel 2021 un rimbalzo del +92%, con un volume totale di 2,1 miliardi di euro, 57 transazioni e quasi 12.000 camere passate di mano lo scorso anno. Top deal è stato l’acquisizione del portafoglio Bluserena da parte del fondo di private equity spagnolo Azora. Sono alcuni dei risultati emersi nell’EY Italy Hotel investment report 2021.
Secondo l’analisi, il 2021 registra un ritorno ai volumi pre-Covid ed è anche superiore alla media degli ultimi 10 anni. Si è vissuto quindi il secondo anno in termini di investimenti della serie storica dopo l’anno record del 2019. Gli alberghi 5 stelle e 5 stelle Lusso sono stati tra le asset class più richieste dagli investitori (circa 40% dei volumi transati). e oltre il 50% dei volumi erano concentrati nelle quattro destinazioni principali (Milano, Roma, Venezia e Firenze), con Venezia la più richiesta (320 milioni di euro di investimenti totali) e la più costosa (780mila euro il valore per camera). Venezia e Roma raggiungono congiuntamente il primato nel 2021 come destinazioni più attraenti registrando 326 milioni di euro in volume (16%), seguite da Milano (14%) e Firenze (4%).
Gli investitori internazionali rappresentano la quota più significativa con circa 78% degli investimenti, soprattutto europei (Regno Unito, Spagna, Germania). Gli investitori extraeuropei hanno rappresentato il 13% del volume totale. Il profilo degli investitori mostra un’equa distribuzione tra le varie classi, con una leggera prevalenza di private equity (26% del volume totale), seguiti da investitori istituzionali (23%) e Hnwi/Family office (22%).
L’analisi mostra anche l’interesse in crescita per il mercato resort che tocca il livello record del 43% del volume totale con oltre 8.000 camere compravendute, segmento più resiliente agli effetti Covid-19: Cortina (Radisson Savoia, Hotel Cristallo), Costa Smeralda (Hotel Ginestre, Hotel Palme, 7Pines Resort) e laghi italiani (Britannia Lake Como, Lefay Lake Garda) sono state le destinazioni più richieste.
Marco Zalamena, head of hospitality di Ey in Italia, ha dichiarato: “I risultati del nostro report, in particolare l’aumento del numero di operazioni cresciuto del 92% rispetto al 2020, confermano da un lato come l’interesse nel Paese da parte degli investitori internazionali e nazionali sia ancora molto forte e dall’altro come la fiducia nella ripresa in termini di flussi turistici e performance operative sia robusta. Le grandi città come Roma, Milano, Venezia e Firenze confermano la propria attrattività rappresentando il 52% degli investimenti totali, in linea con il 2019. Con riferimento alle prestazioni alberghiere, dopo il calo del 2020 (-68% di RevPar in media rispetto al 2019) dovuto alle chiusure e alle limitazioni dei viaggi nell’anno, le performance a dicembre 2021 registrano un rimbalzo del +82%, anche se ancora inferiore ai livelli dell’anno 2019”.
Tornando allo studio, le città secondarie registrano un limitato interesse degli investitori rappresentando il 4% del volume totale e una dimensione media della singola transazione inferiore ai 10 milioni di euro. Riguardo alle prospettive per il 2022, la nota di Ey afferma: “Considerando i deal attualmente in pipeline e l’assenza di grandi portafogli in vendita, una parte del capitale disponibile potrebbe rimanere non allocato nel corso del 2022 a causa della mancanza di prodotti coerenti con le esigenze degli investitori”.