Il primo player italiano del settore delle residenze universitarie, Camplus, presente in 13 città italiane e 2 spagnole con oltre 9mila posti letto, ha scelto di ‘sforare’ nel mondo hotellerie inaugurando il suo primo hotel. Nel frattempo i pionieri di The Student Hotel prevedono di aprire altri tre alberghi, ampliando la propria presenza in Europa con oltre 1.000 camere a Madrid, Barcellona e Tolosa.
È un fenomeno in rapida espansione quello che vede una ibridazione spinta tra student-housing e alberghiero. “Vorremmo sicuramente espanderci ancora in Europa – ha dichiarato il CEO di Tsh Charlie McGregor a Pambianco Hotellerie -. La nostra presenza in Germania è molto limitata, l’Italia sta andando bene e per la Spagna qualche altro progetto potrebbe aiutare. La Francia rappresenta per noi una grande sfida mentre il Regno Unito è molto interessante perché probabilmente potremmo avere fino a 10 Tsh solo a Londra”.
Tornando a Camplus, il gruppo ha aperto sul finire del 2021, ancora in piena pandemia, Camplus Hotel Roma Centro. Questa struttura ha segnato l’ingresso nell’hotellerie, con un concept innovativo: soluzioni disegnate su misura per una generazione di giovani mobili e flessibili, secondo una visione che l’azienda ha maturato a contatto con gli studenti. Una struttura che valorizza la capacità di fare networking, ma l’attrattiva sono pure la posizione strategica, a cinque minuti dalla stazione Roma Termini, e le camere con vista sul chiostro di Michelangelo e sulle terme di Diocleziano.
“Il nuovo target di viaggiatori – evidenzia Maurizio Carvelli, fondatore e CEO di Camplus – è composto da travellers, giovani lavoratori, studenti alla ricerca di un luogo dove dormire che possano anche chiamare casa. L’hotel diventa uno spazio dove poter conoscere la cultura urbana della città, perché ne fa esso stesso parte”.
La struttura è un edificio di fine ‘800 di proprietà del Fondo Rho Plus, gestito da Dea Capital Real Estate Sgr (specializzata in fondi di investimento alternativi), che con questo progetto sigla un accordo di lungo periodo. Non è dunque un’apertura spot, ma l’avvio di un percorso. “La proposta – chiarisce Gabriele Gneri consulente di Camplus per il progetto – trasferisce l’idea del community housing dal mondo degli studenti, che l’azienda conosce molto bene, a quello dell’ospitalità turistica. Nasce quindi una struttura dallo stile minimal e asciutto, aperta al contesto urbano e ai suoi fermenti. Uno spazio che favorisce gli scambi e le relazioni umane, appositamente pensato per i professionisti, i solo traveller, i viaggiatori che desiderano vivere la città”.
Un approfondimento sul tema è pubblicato sul magazine Pambianco Hotellerie di febbraio-marzo 2022.