Dalle cime del Monte Rosa alla Sicilia barocca, passando per la campagna toscana e gli ulivi secolari del Salento: è un viaggio attraverso l’Italia quello proposto dalle strutture ricettive di Mira Hotels & Resorts, realtà alberghiera fondata nel 2011 da Daniela Righi e Alessandro Vadagnini, rispettivamente CEO e presidente, che si sta affermando nello sviluppo dei golf resort in Italia.
Un fatturato di 10 milioni di euro nel 2021, quattro resort in gestione e l’obiettivo di spingere sul segmento active accompagnano il gruppo nell’anno in corso. “Il Covid ci ha fatto cambiare un po’ anima – rivela Righi a Pambianco Hotellerie -. Abbiamo iniziato la quarantena molto leggeri, perché avevamo lasciato le due strutture più grandi e impegnative in Sardegna e nelle Marche (Is Arenas Resort, in provincia di Oristano, e il Natural Village, a Porto Potenza Picena, ndr). Ci è stato proposto in pieno lockdown di entrare in Acaya Golf Resort & spa, sfida che abbiamo accettato volentieri e con cui abbiamo iniziato a cambiare la nostra anima di prodotto. Con il primo anno ad Acaya, nel 2020, abbiamo subito colto la potenzialità del golf resort e compreso che quella poteva essere per noi una modalità di differenziazione nel panorama dell’hotellerie italiana”.
Proseguendo in questa direzione, alla fine del 2020 è stato chiuso anche il deal con Borgo di Luce I Monasteri, nell’entroterra siracusano, che offre 102 camere e un campo da golf di 18 buche par 71. Qui, commenta Righi, “la stagione è partita lenta, poiché è una struttura fuori dal leisure abituale, lontana dal mare, che viene scelta in primis per il campo. Tuttavia, abbiamo recuperato molto durante la bassa stagione perché tutte le attività che abbiamo fatto sul campo da golf e sulla promozione sportiva legata al golf hanno dato i loro risultati. Abbiamo tenuto aperto da giugno fino a metà novembre, poi a Capodanno e abbiamo riaperto agli inizi di febbraio. Febbraio, marzo e aprile sono stati tre mesi molto sopra budget e il 2021, tutto sommato, è stato un anno che alla fine ci ha dato ottime soddisfazioni anche in montagna, ad Alagna, che è una destinazione molto conosciuta all’estero, e ad Acaya”.
La struttura ha di recente ricevuto le 5 stelle Superior dalla Bvga, considerata la più importante organizzazione golfistica di riferimento per il mercato di lingua tedesca, nella classificazione internazionale dei campi da golf, affiancando in Italia solamente il Golf Club Chervò sul lago di Garda e il Golf Club Passiria a Merano. Un riconoscimento che, secondo le aspettative del management darà un forte impulso sul mercato tedesco per il resort.
Un obiettivo, quello della visibilità internazionale, alla base anche nella partnership strategica con Radisson Hotel Group, stretta nel maggio 2021 e finalizzata ad ampliare la conoscenza delle strutture italiane all’estero. “Siamo una realtà italiana che intermedia poco, tendiamo a lavorare molto con l’ospite finale per cui andare sul mercato estero con questo dna è più complesso e costoso – spiega Righi -. Abbiamo individuato in Radisson il partner ideale e iniziato a vedere dei risultati, sebbene non siano ancora quelli che ci aspettiamo di raggiungere mano mano nel tempo”.
E, a proposito di pronostici, non si sbilancia l’AD, affermando che le previsioni di crescita ci sono, “nonostante sia ormai molto difficile ragionare sul medio-lungo termine. Tutto si è spostato davvero tanto sotto data e il fatturato del mese si fa dieci giorni prima, rendendoci difficile anche l’organizzazione delle risorse, che la nostra categoria fatica per di più a trovare. Credo che il 2022 sarà un anno non ancora a pieno regime, non ancora con i numeri pre-Covid, bisogna che l’estero torni a muoversi”, afferma rimandando al passaggio tra il 2023 e il 2024 il ritorno ai livelli del 2019. Tuttavia, aggiunge, “essendo golf resort, ci riesce più semplice fare un’occupazione alta nelle basse stagioni, al di là dei classici mesi estivi, durante i quali l’occupazione delle strutture arriva all’80-85%, a luglio, e al 95-97%, ad agosto”.
Anche i piani di espansione, con l’obiettivo dichiarato lo scorso anno di arrivare al decimo resort gestito entro un lustro, sono al momento sospesi. “È un obiettivo che stiamo ancora perseguendo, stiamo valutando alcune opportunità e abbiamo l’intenzione di ampliare l’offerta golf resort, ma per quest’anno vedremo come si muove la stagione”.
Nel frattempo, in attesa della Ryder Cup, la più prestigiosa competizione internazionale di golf che si svolgerà a Roma nel 2023, “abbiamo già iniziato quest’anno a organizzare degli eventi particolari come le clinic dei campioni e andremo poi a sviluppare delle offerte dedicate nelle settimane antecedenti e successive il torneo per consentire a chi lo vorrà di allungare il soggiorno”, racconta la CEO. Quanto al prodotto, focalizzato sulla proposta active e wellness, “stiamo pensando di inserire all’interno dei golf resort anche un’attività completamente nuova e in Italia non ancora presente, chiamata FlingGolf, per dare la possibilità a chi non è golfista di avvicinarsi al green”.