Dopo due anni di pandemia in cui il Gruppo Gattinoni, così come gli altri player del turismo organizzato, ha registrato perdite pari al 70% rispetto agli storici asset, il mercato è ripartito in tutte le sue aree, business travel, Mice, leisure. Con questa considerazione, il presidente Franco Gattinoni ha iniziato un incontro con la stampa in cui ha comunicato dati e progetti di sviluppo. “Da due mesi – ha continuato – le vendite del gruppo sono ampiamente superiori a quelle dello stesso periodo del 2019. Se non ci fosse stato un primo trimestre così negativo – per varie ragioni legate all’attualità – le previsioni di chiusura esercizio 2022 sarebbero di una crescita a doppia cifra rispetto all’ultimo anno pre Covid”.
Il presidente del gruppo, che conta un network di agenzie viaggi ed è attivo anche nel Mice e nell’organizzazione eventi, ha snocciolato una serie di dati: nel dettaglio, il turismo individuale è tornato a numeri da alta stagione e la domanda è decisamente superiore a quella del 2019; nel bimestre aprile-maggio, a seconda delle destinazioni, le prenotazioni sono state da + 10% a + 25 per cento. Dopo un’iniziale concentrazione della domanda estiva sull’Italia, sono nuovamente in auge le destinazioni del Mediteranno classiche per la stagione, come Spagna e Grecia, così come si è rinnovato il fascino delle crociere. A livello di trend si rilevano preferenze verso Mar Rosso, Maldive e Caraibi per quanto riguarda i soggiorni balneari, mentre nei tour sono protagonisti Stati Uniti e Sudafrica.
In ambito Mice, Gattinoni registra una crescita del 20%, insieme a una nuova tendenza: le aziende confermano anche con un solo mese di anticipo rispetto all’evento, un’anomalia per quest’area di business, storicamente pianificatrice a lungo termine, che va letta nella volontà di sostenere lanci di prodotti e altre attività di gruppo realizzando queste iniziative pur con poco anticipo. Nella business unit Mice, inoltre, si sta concretizzando un’ulteriore acquisizione, che sarà ufficializzata nel mese di giugno.
Per quanto riguarda il segmento business travel, il patron della distribuzione organizzata ha spiegato che le aziende hanno reagito con vigore all’allentarsi di policy estremamente rigide. Oggi, pur con regole precise da rispettare, la domanda è ripartita. Il portfolio segna una crescita del 15% rispetto al 2019.
Il gruppo ha anche effettuato investimenti finanziari che hanno riguardato ogni ramo dell’attività di impresa, compresi tecnologia, comunicazione e personale. È stato sviluppato il rebranding, che ha portato alla creazione di un marchio unico per il prodotto turistico leisure verso il consumatore finale.