Cambia il modello di business di Tenuta di Artimino, resort a 20 km da Firenze sviluppato intorno alla villa rinascimentale La Ferdinanda, costruita alla fine del XVI secolo e oggi Patrimonio dell’Umanità. Il resort è stato gestito per oltre 30 anni dalla proprietà, la famiglia Olmo (storico marchio di biciclette), che dallo scorso aprile ha affidato la gestione a Meliá Hotels International attraverso il suo brand più esclusivo, The Meliá Collection, che rappresenta una selezione di hotel unici nel loro genere, singolari per fascino, ubicazione e storia.
Il gruppo ha portato avanti quindi una separazione degli asset (proprietà e gestione) che porterà a una crescita di fatturato secondo le stime fornite dal CEO Annabella Pascale: “In periodo pre-Covid abbiamo registrato ricavi attorno a 5 milioni di euro per la parte ospitalità, che è composta da un hotel di charme 4 stelle, ricavato da un edificio del XVII secolo, con 37 stanze e da 65 appartamenti, di cui 59 nel borgo medievale di Artimino, che era un antico insediamento etrusco, e 6 nella struttura di pregio Le Fagianaie. A queste forme di ospitalità, si aggiunge poi il comparto eventi e banqueting di villa La Ferdinanda. Nei due anni di pandemia – conclude Pascale – i bilanci hanno riportato pesanti cali in seguito alle restrizioni ai movimenti, ma ora con la nuova gestione contiamo di recuperare gli standard pre-Covid”.
La tenuta, di oltre 700 ettari, produce anche olio e vino, con una distesa di ulivi e con 70 ettari di vigneti a Sangiovese e Cabernet, quest’ultimo ormai diventato autoctono dopo che Caterina de’Medici nel XVI secolo l’ha portato dalla Francia. L’azienda vitivinicola produce Carmignano Docg e Chianti Docg, nonché Grumarello che ha ottenuto i 3 bicchieri dalla giuria del Gambero Rosso, e altri vini. L’azienda agricola ha fatturato nel 2019 attorno a 2 milioni di euro.
La partnership con Meliá ha l’obiettivo di portare Artimino a un livello più internazionale, sviluppando le peculiarità di questa tenuta che era una riserva di caccia dei Medici e che conserva, grazie a lavori di riqualificazione che hanno mantenuto inalterate le caratteristiche dell’epoca, l’atmosfera rinascimentale. Artimino è un tuffo nella storia e nell’arte grazie anche alla vicina villa La Ferdinanda, costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando dei Medici. “La villa – sottolinea Pascale – è oggi sede di eventi e matrimoni che in questi mesi di giugno, luglio e agosto, si susseguono quasi tutti i giorni. Grazie alla gestione di Meliá, stiamo accogliendo una tipologia di clientela diversa rispetto al passato: è più altospendente, più esigente e attenta ai dettagli. Il nostro punto di forza è il fatto di essere una proprietà privata e italiana, elemento raro nel Belpaese perché i grandi relais ormai sono quasi tutti in mano agli stranieri”.
L’obiettivo della famiglia Olmo, che controlla la tenuta attraverso la holding San Diego, a cui fanno capo diverse attività industriali tra cui anche gli impianti sciistici a Piani di Bobbio (So), è quella di portare Tenuta di Artimino Member of Melià Collection a essere una ‘destination’. In altre parole, la location vuole essere un luogo da vivere a 360 gradi, per la sua storia, l’arte, la presenza dell’azienda agricola con la produzione del vino e le cantine che permettono di conoscere i segreti della viticoltura e di godere di esperienze di degustazione grazie ad esperti sommelier, nonché la possibilità di relax con la spa e il centro wellness, e di fare sport all’aria aperta tra oliveti e vigneti.
Con l’avvento della catena spagnola, sono state portate avanti diverse migliorie per elevare gli standard di ospitalità in linea con il mondo Meliá. Ad esempio, sono stati rinnovati gli arredi, sono cambiati i fornitori, è stato modificato il concept per quanto riguarda le amenities, i prodotti frigo bar e la colazione. Tutto ciò ha portato anche a un aumento del prezzo medio per camera”
Il nuovo direttore generale del resort è Ivano Colombo.