Dopo il debutto a Milano nel 2021, Voco, il marchio lifestyle di Ihg Hotels & Resorts, ha aperto il suo secondo hotel in Italia, Voco Venezia Mestre – The Quid, in collaborazione con Hnh Hospitality.
Il rebranding dell’hotel, in precedenza parte della catena alberghiera Best Western e tuttora di proprietà di un imprenditore italiano, ha comportato un investimento di circa due milioni di euro e ha visto l’intervento dello studio di architettura Thdp di Manuela Mannino e Nicholas J Hickson. “Il nostro obiettivo – spiega a Pambianco Hotellerie Luca Boccato, amministratore delegato di Hnh Hospitality – era di dare una nuova veste più contemporanea, più al passo con i tempi, a un albergo che gestiamo ormai da oltre dieci anni e che in qualche modo stava arrivando un po’ ‘stanco’ a questa fase così sfidante. Abbiamo visto nella partnership che avevamo già molto forte con il gruppo Intercontinental e, nello specifico, nella condivisione con Voco come brand, l’opportunità di fare la scelta giusta per il riposizionamento del prodotto”.
La struttura veneta, operativa da aprile, ospita 128 camere dallo stile funzionale e contemporaneo e offre una palestra dotata di attrezzatura Technogym e un centro congressi con 7 sale meeting con capienza variabile dalle 10 alle 170 persone, oltre a disporre di un proprio ristorante e bar, ‘Ludico Drinks, Food & Play’, pensato per gli ospiti e i professionisti locali.
L’ambizione è, infatti, di intercettare una clientela sia business che leisure. “Credo che sempre di meno Mestre sarà l’alternativa cheap a Venezia e sempre di più una destinazione internazionale, ma con una forte componente di domanda interna”, commenta Boccato, senza dimenticare il comparto Mice, “importante anche perché alimenta l’f&b e ovviamente, in una logica imprenditoriale, giustificare il buon funzionamento di tutte le componenti all’interno di un albergo è fondamentale”.
La clientela, precisa Giorgia Gasparini, general manager Voco Venezia Mestre – The Quid, è “al 50% italiana, 30% europea e per il restante 20% proveniente dal mercato americano”.
Quanto ai primi mesi di attività, i risultati e le prospettive sono positive a livello sia di tasso di occupazione sia soprattutto di prezzo medio di vendita delle camere (Adr). “Da maggio, a livello di RevPar abbiamo superato i dati del 2019 ormai su quasi tutti gli alberghi da noi gestiti”, afferma Boccato estendendo il focus al gruppo. “Siamo leggermente sotto a livello di occupazione, ma siamo quasi un 20% sopra a livello di Adr, quindi complessivamente viaggiamo a un +5-10 per cento”.
Una considerazione che sostiene gli obiettivi di Hnh, che lo scorso anno ha registrato ricavi complessivi delle gestioni dirette pari a 34,8 milioni in crescita del 62,3 per cento. “Voco è un brand upscale, con un posizionamento lifestyle, su cui Ihg sta investendo molto. Al momento gestiamo questi due alberghi, a Milano e a Mestre, ma stiamo guardando insieme a Ihg ad altri progetti sui quali potremmo lavorare con il marchio Voco”, conclude l’AD.
In qualità di brand in più rapida ascesa del gruppo dal suo lancio nel 2018, infatti, Voco Hotels conta ad oggi 35 hotel in tutto il mondo, ma altri 36 sono previsti in apertura nei prossimi 3-5 anni.