L’ospitalità tricolore sta vivendo un momento di forte slancio. Lo confermano i dati del Gruppo Planet su oltre 4.000 hotel in 27 Paesi del mondo, che evidenziano come il settore alberghiero, a livello globale, abbia chiuso a maggio 2022 con ricavi al di sotto del 10% rispetto a maggio 2019. L’Italia è uno dei Paesi che fa eccezione con un fatturato che sorpassa del 7% quello registrato nello stesso mese pre-pandemico.
Nello specifico, il Sud Europa ha registrato una crescita dei ricavi del 2% rispetto al maggio 2019, grazie anche alla buona performance dell’Italia, mentre in Spagna i ricavi sono stati sostanzialmente pari al 2019. In Svizzera, gli incassi degli hotel hanno superato dell’8% quelli del maggio 2019, e la Francia è arrivata quasi a pareggiare i livelli pre-Covid (-4%). Gli hotel del Nord Europa hanno visto invece guadagni in discesa del 4% rispetto al 2019.
“Con il rallentamento delle restrizioni, i flussi turistici stanno progressivamente aumentando” ha commentato Simone Colombo, svp Hospitality Southern Europe della società tecnologica che offre soluzioni di connected commerce per i settori hospitality e retail. E ha aggiunto: “Grazie all’integrazione all’interno della nostra piattaforma di servizi dedicati all’hospitality – come Hoist e Protel, ora parte dal Gruppo Planet – oggi siamo in grado di supportare la crescita del settore alberghiero in Italia con una soluzione completa di servizi che spaziano dalla gestione delle prenotazioni, al property management fino ai pagamenti. Per rimanere competitivi nello scenario attuale, è cruciale per gli albergatori avvalersi di partner tecnologici che li aiutino ad offrire una guest experience di qualità per tutta la durata del soggiorno, ottimizzando costi e margini”.
Per quanto riguarda lo shopping tax free, in Europa il settore ha ripreso a correre grazie soprattutto al traino degli ultra-ricchi, anche se i livelli pre-pandemia sono ancora lontani (-37% a maggio). In Italia la classifica dei consumatori top spender vede in prima fila gli statunitensi, con uno scontrino medio di 1.295 euro, seguiti dagli emiratini(scontrino medio 1.270 euro), britannici (1.126 euro), singaporiani (1.385 euro) e sauditi (806 euro)