Dopo due anni di stop e di vacanze rimandate, gli hotel del nord America sono soddisfatti nell’osservare tassi di occupazione più alti, ma lo stesso sentiment non appartiene ai viaggiatori. Secondo lo studio J.D. Power 2022 North America Hotel Guest Satisfaction Index (Nagsi), condotto dall’omonima società, l’aumento della domanda e la costante crescita dei prezzi non sono stati accompagnati da un corrispettivo miglioramento dei servizi e delle strutture. Di conseguenza, la soddisfazione degli ospiti è diminuita. Stando all’analisi di J.D. Power, infatti, è scesa di 8 punti (su una scala di 1.000 punti), nel periodo preso in analisi, rispetto al 2021, soprattutto a causa dello scontento per i costi e le tariffe. La ricerca si basa sulle risposte di 34mila ospiti di hotel raccolte tra giugno 2021 e maggio 2022.
“Il fenomeno a cui stiamo assistendo quest’anno è strettamente correlato all’aumento delle tariffe medie giornaliere delle camere dalla fine del 2021, ponendo i proprietari di strutture alberghiere in modalità di ripresa – ha dichiarato Andrea Stokes, responsabile della practice hospitality di J.D. Power -. Nel periodo di riferimento dello studio, tra giugno 2021 e maggio 2022, l’adr per gli hotel di marca è aumentata del 34,8 per cento”.
Nonostante l’insoddisfazione generale e l’aumento dei prezzi, tuttavia alcuni hotel rimangono dei must per gli ospiti. Lo studio della società statunitense ha anche analizzato quali sono state le performance migliori dei player del lusso nella regione del nord America. The Ritz-Carlton risulta essere il primo, per il secondo anno consecutivo con 885 punti, seguito dal Four Seasons che raggiunge 881, a pari merito con il Waldorf Astoria.
