Il 2022 si presenta come anno di crescita e sfida per Garden Group, che avvia la destagionalizzazione della sua punta di diamante, il Garden Toscana Resort, e amplia il suo posizionamento nel settore Mice riportando un fatturato in crescita. Dal 2018 il gruppo gestisce direttamente le tre strutture di cui è anche proprietario: il Garden Toscana Resort, la Residenza dei Cavalleggeri e la Nevesole di Folgarida. Il management di queste tre offerte ricettive ha portato Garden Group a registrare un fatturato di 15 milioni di euro nel 2021 e a prevedere per il 2022 un outlook di 18 milioni.
Nel piano di sviluppo strategico della società emerge il progetto di destagionalizzazione per uscire dal concetto di ‘stagione corta’. “Quest’anno – ha dichiarato Luca Tonelli, general manager di Garden Group a Pambianco Hotellerie – siamo partiti per la prima volta durante la bassa stagione proponendo attività corporate nel Garden Toscana Resort e abbiamo avuto un ottimo riscontro. Grazie ad attività legate ad eventi aziendali e sportivi i risultati sono stati eccellenti”.
Il manager spiega che il tasso di occupazione durante i mesi di aprile e maggio si è attestato sul 70%, superando i valori di pre-pandemia che avevano raggiunto il 45 per cento. Numeri alti anche per la stagione classica, dove il gruppo ha confermato le cifre del 2021. A giugno, luglio e agosto i tassi registrano rispettivamente il 91, 92 e 95 per cento. Inoltre il gruppo ha deciso di non mettere in vendita il 10% dei posti per tutelare gli ospiti e garantire maggiore distanziamento.
La decisione di allungare il periodo di apertura ha visto come protagonista solo il Garden Toscana Resort per la quantità di asset vendibili ‘fuori stagione’. La struttura, infatti, presenta un centro congressi con sala plenaria in grado di ospitare 800 persone, un teatro e altre quattro sale per convegni aziendali. Inoltre, la struttura è stata anche protagonista di un recente revamping per raggiungere quattro stelle. Restyling che ha riguardato anche la struttura trentina Nevesole, che è stata trasformata da residence a resort durante l’ultima stagione invernale.
Nelle proposte Mice il concept attorno al quale il gruppo opera è il rapporto con la natura. “Avendo a disposizione un grande giardino tropicale – ha continuato il general manager – abbiamo voluto valorizzare al massimo questo asset spronando le aziende a condurre attività di team building con l’ambiente naturale come tema centrale delle loro collaborazioni. Ad esempio, per uno dei nostri clienti, ovvero una multinazionale, abbiamo organizzato un evento di team building che ha coinvolto 300 dipendenti, i quali hanno dovuto pulire sei ettari di parco naturale per recuperare rifiuti e costruire con essi oggetti nuovi”.
“Il Mice ha subito un effetto fionda – ha continuato Tonelli -. Dopo due anni di blocco il settore è ripartito in fretta e abbiamo ricevuto centinaia di richieste, anche a luglio, periodo solitamente fuori da quel mercato. Infatti abbiamo riempito subito la nostra struttura, raggiungendo numeri eccellenti e che non ci aspettavamo. Stiamo pianificando il 2023 per cui abbiamo già numerose conferme.”
Il rapporto con la natura per Garden Group trova terreno fertile anche nel cibo. Infatti, il gruppo collabora con Alce Nero, realtà che fornisce food biologico alla struttura. “Tra i menù dei nostri ristoranti – ha concluso – abbiamo implementato questa offerta anche nel servizio di ristorazione riservato al cibo vegetale, gestito dallo chef di alta cucina Simone Salvini. Dopo tre mesi nella scorsa stagione, quest’anno è tornato per continuare a proporre un’esperienza culinaria green e, soprattutto, supportare il trend vegetale”.