Personale qualificato, sostenibilità e focus sull’Alto Adige. Sono queste le linee guide per lo sviluppo di Belvita, gruppo alberghiero fondato nel 1995 che, nel proprio portafoglio, conta 30 hotel altoatesini tutti 5 e 4 stelle superior a conduzione familiare. La trentesima struttura ha fatto il suo ingresso nel gruppo proprio nel 2022: si tratta del 5 stelle Quellenhof See Lodge a San Martino in Val Passiria (Bz). L’hotel conta quattro ville realizzate in mezzo al lago artificiale con terrazza, una roof top villa, ventuno suite di cui quattro con accesso diretto al lago, due ristoranti di cui uno immerso nell’acqua, nonché ottocento metri quadrati di spa e 4.500 di lago balneabile riservato ai soli ospiti.
Al momento, in termini di espansione, “non abbiamo intenzione di allargarci oltre l’Alto Adige – spiega a Pambianco Hotellerie il direttore generale del gruppo Belvita Michael Oberhofer – poiché i nostri concetti di ospitalità prevedono un chiaro focus sulla cultura e le tradizioni della nostra regione, tradizioni che conosciamo a fondo e, dunque, sappiamo promuovere al meglio sul mercato internazionale”.
E proprio le peculiarità dell’Alto Adige sono determinanti nella scelta delle risorse da inserire all’interno del gruppo. Tra le criticità c’è infatti la mancanza di personale qualificato, la cui presenza è imprescindibile al fine di “migliorare i nostri servizi affinché siano senza eguali sul mercato europeo” commenta Oberhofer. Questo obiettivo si può raggiungere, da un lato, trovando “il personale giusto, tenendo presente che in Alto Adige abbiamo esigenze particolari come il bilinguismo” e, dall’altro, sviluppando e applicando appieno i principi di sostenibilità, “perché un numero sempre più alto di viaggiatori sceglierà le sue destinazioni in base a questo aspetto”.
Non a caso, sono molteplici le misure in corso per rendere gli hotel del gruppo davvero sostenibili. Già diverse strutture si stanno servendo quasi esclusivamente di prodotti biologici e/o a chilometro zero, di tecnologie termiche fino a raggiungere un auto approvvigionamento quasi totale, di materiali green per le costruzioni e alcuni alberghi offrono ricariche elettriche nei parcheggi.
Alla sostenibilità, tra i trend riscontrati da Oberhofer in ambito hotellerie, si affianca anche la ricerca di “un’ospitalità olistica con un accento su salute, benessere e mindfulness”. Il consumatore è infatti alla ricerca “dell’ospitalità con la O maiuscola, ovvero, quella che si intende come scambio personale e autentico con gli ospiti, che vanno riconosciuti come individui in cerca di vere esperienze”. Si tende quindi a viaggiare meno e in destinazioni meno remote, puntando sul cosiddetto turismo di prossimità o staycation, “ma in compenso con più intensità, seguendo il motto less is more“. In generale, infatti, “nei bisogni dei viaggiatori notiamo un calo di quantità a favore della qualità, cosa che rispecchia in pieno l’approccio nei nostri hotel Belvita”.
A livello di numeri, “il mercato è ripartito già nella tarda primavera/inizio dell’estate – osserva il DG – e siamo a regime con prospettive molto ottimiste”. L’estate, quindi, “si concluderà con un risultato positivo” e numeri in linea con l’anno precedente, “anche se c’è da dire che le prenotazioni avvengono sempre di più last minute”, conclude Oberhofer. Quest’anno, inoltre, sono state assunte più di 2.200 persone in tutti gli hotel Belvita, si stima 1,1 milioni di pernottamenti e un fatturato annuo di oltre 210 milioni di euro.