Per la prima volta, Accor riporta risultati superiori al periodo pre-Covid, exploit che riguarda solo il secondo trimestre dell’anno, mentre considerando tutto il semestre il differenziale rimane in negativo. Nei sei mesi infatti, il gruppo francese dell’hotellerie riporta ricavi per 1,7 miliardi di euro, in crescita del 109% a livello reported e del 97% like-for-like, ovvero a parità di perimetro e a cambi costanti. Il cambiamento del perimetro è legato al consolidamento del rapporto con Ennismore e alla riapertura di Pullman Parigi Montparnasse, ingressi che hanno contribuito positivamente alle casse di Accor per 31 milioni di euro. Confrontando però il semestre 2022 con quello 2019, il delta dei ricavi si attesta a -10 per cento.
Sempre nel semestre, i ricavi da management & franchise (M&F) raggiungono 434 milioni, accelerando del 153% a livello like-for-like (-15% sul 2019), mentre quelli da hotel assets, cioè dagli affitti di immobili di proprietà, crescono allo stesso perimetro del 57% a 462 milioni (-8% sul 2019). Il fatturato generato dai servizi ai proprietari di hotel, ovvero vendite, marketing, distribuzione e loyalty, ha raggiunto 842 milioni (-10% sul 2019).
A livello di RevPar, il gruppo francese nei sei mesi di quest’anno frena dell’11% rispetto al 2019, mentre nel secondo trimestre del 2022 il gruppo ha accelerato generando un Revpar a +1% rispetto al Q2 del 2019. Questo risultato riflette un deciso incremento dei prezzi, guidato dall’aumento della domanda e dall’inflazione galoppante.
Segmentando le aree geografiche, la crescita del RevPar nel secondo trimestre rispetto al Q2 del 2019 è legata soprattutto al sud Europa (+2%) con Francia e Spagna in testa, e a India, Middle East e Africa, che insieme riportano un RevPar a +32%, e all’America (+5%): Calano invece il nord Europa (-7%) e l’area Asia Pacifico (-18%).
Accor conferma il forecast della crescita degli hotel, che si attesta su +3,5 per cento. Prevede inoltre un ebitda superiore a 550 milioni di euro,