Oltre il 70% delle piccole e medie imprese nel settore food & hospitality ha già fatto o ha intenzione di fare ricorso agli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). A rivelarlo è la soluzione di gestione finanziaria aziendale Qonto, che lo scorso luglio ha lanciato la terza edizione del proprio Osservatorio sulle Pmi italiane e sulla loro digitalizzazione, indagando in particolare il comportamento nei confronti degli incentivi previsti dal Pnrr, lo stato di digitalizzazione, il tema della formazione e le competenze maggiormente richieste.
Dall’analisi condotta su un campione di oltre 1.000 Pmi attive in tutto il territorio italiano e operanti in diversi settori, incluso quello food & hospitality, emerge una chiara tendenza del settore alla digitalizzazione, facilitata dalle risorse messe a disposizione dal Pnrr. Tra gli interventi coperti dalle agevolazioni, i più richiesti e scelti da oltre la metà delle Pmi del settore sottoposte all’indagine spiccano il credito d’imposta, per oltre il 45% degli intervistati e la formazione, per oltre il 37% degli intervistati.
Una decisione, quella di accedere ai finanziamenti nel settore food & hospitality, particolarmente influenzata dai recenti avvenimenti economici e geopolitici: lo dichiara il 76% delle imprese che aderiranno al Pnrr entro la fine del 2022 (valore più alto rispetto alla media di tutti i settori, che si attesta attorno al 67% circa). Per oltre il 64% delle imprese di questo settore, gli interventi previsti grazie ai fondi Pnrr avranno principalmente effetti nel lungo periodo.