Dall’anno scorso il mercato immobiliare alberghiero ha preso il volo, con un’impennata nel numero delle transazioni e nei valori. Ne ha parlato, durante la scorsa edizione di Ithic a Rimini, Alessandro Lombardo, chief commercial officer di Gabetti: “Stiamo vivendo un momento magico per l’hotellerie in Italia. Dal 2011 al 2021, il tasso di crescita annuale composto delle transazioni immobiliari alberghiere è stato del 132%, con una media annuale di 600 operazioni e un picco nel 2021 con quasi 1.300 compravendite nel settore ricettivo”.
Il manager ha stimato che nel 2022 si supereranno i volumi del 2021, perché nel primo semestre di quest’anno è stata registrata la metà del transato 2021, mentre il terzo quarter è già più alto, per cui si prevede un valore complessivo annuo oltre 1,2 miliardi di euro.
“Capitali internazionali e istituzionali – ha continuato Lombardo – trovano terreno fertile in Italia perché tante strutture si vogliono riposizionare verso l’alto. Questi ‘ingressi’ toccano anche il tema dei passaggi generazionali all’interno di aziende familiari. L’arrivo di capitali stranieri può essere infatti la leva corretta per gestire il cambiamento con continuità”.
Lombardo ha concluso con una stima sui prossimi anni: “Incrociando l’interesse degli investitori internazionali e il Pnrr, che ha pianificato 1,8 miliardi di euro nella riqualificazione alberghiera (su 2,4 miliardi destinati al turismo), prevediamo che nel 2023-2025 ci sarà un’ulteriore galoppata di questo settore. Fattore che ci fa ipotizzare una crescita dei valori degli alberghi a +35%”.