I dati preconsuntivi di Hnh Hospitality per l’anno fiscale 2022 registrano ricavi più che raddoppiati rispetto all’esercizio precedente. Al 31 ottobre il volume complessivo degli affari delle gestioni dirette ha raggiunto 71,4 milioni di euro, in crescita del 105% sugli scorsi risultati.
Ad incrementare è anche l’ebitda con 8,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 3,5 milioni del 2021. Questi risultati sono stati possibili “grazie ad un aumento del tasso di occupazione delle camere, passato dal 41,3% del 2021 al 64,2% del 2022, ed un aumento del prezzo medio di vendita, passato, nello stesso periodo, da 133,8 euro a 143,0 euro”, si legge in una nota.
Delle tre diverse categorie di strutture del gruppo, ovvero business hotels, luxury resorts e city hotels, sono soprattutto questi ultimi a testimoniare una crescita. Infatti, Hnh è cresciuta maggiormente in questo segmento nel corso del 2022, arrivando a pesare oggi il 47% del fatturato complessivo, per effetto dell’aumento dei volumi delle strutture prese in gestione nel corso del 2021.
Inoltre, quest’anno il portfolio del gruppo si è ulteriormente ampliato con l’apertura di Almar Giardino di Costanza, in Sicilia, e con la nuova gestione, con decorrenza da gennaio 2023, del Timi Ama, Luxury Resort a Villasimius in Sardegna, anche questa a marchio Almar. Con questa nuova apertura, il segmento resort, che nel 2022 ha pesato per il 25% del fatturato, nel 2023 arriverà a pesare quasi il 40% del fatturato complessivo.
“Nel 2022 il gruppo – ha commentato l’AD Luca Boccato – ha registrato una crescita a tripla cifra, raddoppiato i ricavi dell’esercizio precedente, convalidando la forte ripresa avvenuta nell’esercizio 2021 dopo il pesante calo registrato nel 2020. Questi dati confermano che le scelte coraggiose di sviluppo prese durante la pandemia ci stanno premiando”.