Le prenotazioni dei viaggi organizzati per Natale, Capodanno ed Epifania si avvicinano ai numeri del 2019: si registra un – 4% di fatturato globale a fronte di un calo del 12% di passeggeri.
Secondo l’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, la discrepanza tra fatturato e passeggeri “va letta nel contesto inflattivo che sta interessando tutti i fattori produttivi. Il caro prezzi, la minor disponibilità di voli per alcune mete, la chiusura di alcune destinazioni come Cina e Russia e un’incertezza generale, rallentano ancora il pareggio dei volumi del 2019”, si legge in una nota stampa. Se per il periodo delle festività di fine anno tutto è stato bloccato con anticipo, per la restante parte dell’inverno gli italiani si mostrano più prudenti ed attendono prima di confermare le prenotazioni.
Il potere d’acquisto è variabile e si assiste ad una evidente polarizzazione. La fascia alto spendente non risente dell’inflazione che, all’opposto, penalizza maggiormente la fascia media e induce i consumatori a modificare alcuni comportamenti. La domanda dei clienti risulta più ponderata; vengono preferite vacanze più brevi (media otto giorni), servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo. La spesa media per persona per le festività di fine anno è sopra i 1.800 euro considerando l’alta incidenza del lungo raggio e il peso delle partenze in altissima stagione.
“Le vacanze di fine anno ci confermano che i volumi sono tornati in un alveo di normalità sebbene non ancora pienamente allineati ai valori del 2019 e registriamo un fatturato complessivo in diminuzione del 4% sul pari perimetro 2019″, ha dichiarato Pier Ezhaya, Presidente Astoi Confindustria Viaggi. “Per quanto attiene la restante parte dell’inverno le prenotazioni appaiono più rallentate, ma essendo la stagione ancora in corso, siamo fiduciosi che il numero di clienti si avvicinerà molto a quello pre-pandemico. L’inflazione e il caro prezzi non allontanano i viaggiatori, ma in alcuni casi spingono a modificare alcuni comportamenti”.
L’Osservatorio Astoi ha poi analizzato il proprio pubblico, rappresentato dalla fascia d’età compresa fra 35 e 60 anni, per tracciare una mappa delle destinazioni più o meno desiderate. Le mete più ambite a lungo raggio sono Maldive, Stati Uniti (soprattutto New York e Miami) e Thailandia. Nei Caraibi la preferenza va alla Repubblica Dominicana, nell’East Africa a Kenya e Zanzibar; soffrono invece America Latina, Cuba, Messico e Australia. La fascia di pubblico con capacità di spesa media premia l’Egitto, vicina e accessibile. La novità è il ritorno in larga scala delle crociere sul Nilo, di forte valenza culturale, con un rilancio completo della destinazione. Si mantiene inoltre forte l’appeal degli Emirati Arabi e si afferma la Giordania.
Il comparto crociere chiude il 2022 in modo più favorevole rispetto alle previsioni. I Caraibi restano una delle mete più richieste della stagione invernale e si registra una importante tendenza di crescita verso gli Emirati Arabi. Si avvicinano alla vacanza in crociera i giovani e persone alla prima esperienza a bordo. Con l’early booking beneficerà sicuramente il Mediterraneo, nella programmazione 2023.
L’Europa registra il rinnovato interesse dei viaggiatori culturali, con preferenze per le principali capitali e le grandi città. Inoltre si segnala un’alta richiesta di soggiorni e itinerari in Turchia. Se fino al 2019 l’orientamento dei clienti per prenotazioni nelle capitali europee attraverso tour operator e agenzie di viaggio era volto soprattutto a garantirsi esperienze difficilmente organizzabili individualmente, ora c’è un ritorno anche alla richiesta di soggiorni e itinerari classici per vivere le capitali in modo tradizionale.
In ambito nazionale, la montagna vive la sua stagione sotto i riflettori. Nonostante in questo segmento il caro energia si faccia particolarmente sentire, il gradimento è sempre molto alto. Anche qui si registra un cambio di atteggiamento da parte dei consumatori: mentre in precedenza il movente dominante era sciare, oggi si ricercano anche altre esperienze che completano la vacanza sciistica, tra queste il benessere e l’enogastronomia.