Tornano le ‘serpentine’ chilometriche davanti ai musei italiani, che in alcuni casi hanno superato nel 2022 il numero di ingressi registrati nel 2019. L’ha dichiarato al Sole 24 Ore Massimo Osanna, direttore generale Musei presso il Ministero della Cultura, anticipando che il Parco del Colosseo e il Parco archeologico di Pompei hanno avuti numeri superiori al pre-pandemia, che si è rivelato l’anno migliore di sempre per afflusso e introiti. Considerando tutti i siti italiani, però, il totale degli ingressi è ancora indietro sul 2019.
La classifica dei musei più visitati nel 2022 non è ancora stata stilata, ma il Ministero della Cultura ha diramato un comunicato sull’affluenza nelle aperture straordinarie dei luoghi della cultura statali registrate il 26 dicembre 2022, l’1 e il 2 gennaio 2023. In top position è Roma con il Pantheon, seguito da Colosseo e da Foro Romano e Palatino. Si passa quindi in Campania con il Parco Archeologico di Pompei e a Firenze con Gallerie degli Uffizi, per poi ritornare nella Capitale con Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo.
Intanto, Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Rainews 24 fa il punto della situazione sul patrimonio artistico e su come il governo intende valorizzarlo. Dopo iniziative come ‘domenica al museo’ che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese nei siti statali, il ministro ipotizza di introdurre un biglietto d’ingresso al Pantheon: “Il sito più visitato da noi è il Pantheon che è gratuito. Adesso stiamo riprendendo un vecchio accordo che c’era tra la Curia, il comune di Roma e il ministero per cercare di introdurre un biglietto, magari tutelando una serie di categorie e verificando se i cittadini di Roma possano essere esentati dal pagamento. Serve uno studio al riguardo, però se ricaviamo 10 milioni di euro l’anno dal Pantheon, questi soldi saranno vincolati alla manutenzione del sito”.
La cultura, insomma, può essere un fattore di sviluppo economico per il Paese. Per questo, Sangiuliano ha firmato un decreto, con lo scopo di mitigare gli effetti del caro bollette, che prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro per teatri, cinema, sale da concerto e altri luoghi culturali. Nello specifico, 10 milioni andranno a musei, parchi archeologici e complessi monumentali pubblici (non di pertinenza del MiC) e privati.