Nel cuore di Brera, in Corso Garibaldi, ha aperto le porte il boutique hotel 4 stelle Urban Hive Milano, nuova destinazione per l’ospitalità metropolitana pensata per i viaggiatori in città per business o per piacere, ma anche per gli stessi milanesi, alla ricerca di un luogo dove provare un aperitivo oppure di uno spazio condiviso di lavoro.
Nato dalla completa rivisitazione dello storico Carlyle Brera ad opera dello studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners, Urban Hive Milano fa parte dal 2018 del gruppo francese Hively Hospitality, azienda fondata nel 1990 che conta ad oggi 80 hotel in 6 Paesi.
La struttura racchiude 97 stanze e suites distribuite su 7 piani e decorate dallo studio 150Up, che ha selezionato oggetti di design e progettato grafiche su misura per gli interni, gli ascensori e le finestre, personalizzando anche la carta da parati, i piatti in ceramica e i poster. Cinque sono le categorie di stanze: ‘la mini’, per viaggiatori solitari o mini soggiorni; ‘la cosy’, da condividere in due; ‘la grande’, per la famiglia (letto matrimoniale o due letti singoli, oltre ad un ulteriore letto singolo); ‘la taylor made’, su misura per ogni cliente, con dispositivi di alta qualità e servizi premium personalizzati (come, ad esempio, l’asciugacapelli Dyson o la radio Marshall); ‘la junior sweet’, infine, è la stanza più grande dell’hotel e gode di una vista sullo skyline milanese.
“Versatilità – spiega la General Manager Roberta Cau – è una parola chiave perché gli spazi sono pensati per accogliere una clientela sia a vocazione business che leisure”. Uno dei concetti chiave attorno al quale ruotano lo spazio e l’atmosfera d’insieme di Urban Hive Milano è, infatti, la valorizzazione degli ambienti comuni, destinati a differenti utilizzi nel corso della giornata, come il mezzanino che, dopo le colazioni, si trasforma in un co-working space. Un’area business con tre meeting rooms (‘Magenta’, ‘Vittoria’, ‘Volta’) e la Garibaldi nel basement completano l’offerta di spazi multifunzionali, concepiti per alimentare il rapporto tra città e hotel all’insegna della versatilità e della modularità dei servizi.
Quanto all’offerta food&beverage, firmata da Dom Carella, il protagonista principale è Portico 84, che condivide l’accesso alla lobby da un lato e quello a Corso Garibaldi dall’altro per rivelarsi il punto di snodo delle due anime dell’hotel.