Giunto al suo 45esimo anno di attività, il Gruppo Kel 12 è un tour operator specializzato nel segmento dei viaggi culturali, una fascia di mercato da sempre molto redditizia in Italia e grazie alla quale infatti esce dal biennio pandemico con numeri interessanti e prospettive ancora migliori. “Il bilancio 2022 che per noi si è chiuso a settembre – spiega il presidente di Kel 12 Massimo Grossi – ha visto i numeri tornare ai livelli del 2019. Il volume d’affari si è chiuso a 13 milioni di euro contro i 14 milioni dell’anno pre Covid, ma con un incremento significativo sia a livello di margini sia di risultato finale, tanto che l’ebidta 2022 è stato di circa 900mila euro. Ma non basta: le nostre previsioni per l’esercizio 2023, iniziato lo scorso ottobre, sono quelle di poter raggiungere un fatturato di 22 milioni di euro”.
Il forecast molto positivo per il nuovo anno di attività è fondato su due fattori: da una parte c’è il tasso di riempimento delle prossime partenze programmate per il 2023, dall’altra ci sono i risultati ottenuti con i viaggi già fatti. “Basti pensare – continua Grossi – che tra Natale e Capodanno 2022 abbiamo avuto ben 51 gruppi in viaggio contemporaneamente”. Un record per l’operatore italiano che propone itinerari in tutti i continenti con guide locali che sono veri esperti: archeologi, antropologi, vulcanologi, biologi, e fotografi professionisti. Il gruppo oggi comprende due brand: Kel 12, che organizza tour più di nicchia e con elevata qualità dei servizi, e I Viaggi di Maurizio Levi, che si occupa di proposte ‘no frills’ dall’approccio più avventuroso e in destinazioni insolite.
Se già il 2023 potrà diventare l’anno migliore della storia del Gruppo Kel 12, il business plan pluriennale dell’operatore prevede un altro step di crescita che dovrebbe portare a realizzare un fatturato di 25 milioni di euro entro il 2025. “Una crescita che può sembrare lenta – aggiunge l’Amministratore Delegato Gianluca Rubino – ma che in realtà va di pari passo con i nostri obiettivi di sostenibilità, non solo industriale. Nell’agosto dell’anno scorso infatti il Gruppo Kel 12 è stata la prima azienda del turismo in Italia, e la settima in Europa, a ottenere il ‘B Corp’. Si tratta di una certificazione nata negli Stati Uniti, ma poi diffusasi in 78 Paesi e 155 settori diversi, che identifica quelle società che, oltre ad avere obiettivi di profitto, rispondono ai più alti standard di performance a livello di sostenibilità ambientale, trasparenza e accountability”.
Oggi i ‘viaggi con esperto’, ovvero i tour culturali che portano alla scoperta delle destinazioni più affascinanti e nascoste del pianeta, restano l’80% del business del gruppo ma uno dei prossimi obiettivi dell’azienda è quello di rafforzare le singole linee di prodotto, distinguendo ancora meglio i due brand tra loro e migliorandone il livello di servizi e di qualità dell’esperienza. “Con il brand Kel 12 – aggiunge Massimo Grossi – vogliamo crescere ancora di più in quel segmento di viaggi di esperienza con proposta di ospitalità elevata che ci vede tra i leader di mercato. Tanto è vero che già nel 2018 avevamo siglato una partnership con National Geographic per essere il primo travel partner europeo dello storico brand internazionale. Per il prodotto firmato I Viaggi di Maurizio Levi inoltre, lavoriamo sull’ampliamento di itinerari in destinazioni dove siamo già presenti con successo, come India, Egitto ed Algeria”.