Milano e area metropolitana ospita 671 alberghi nel 2022, 11 in più rispetto al 2019. Di questi, 26 sono quelli di lusso, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2019, quando si contavano 25 hotel 5 stelle. Sono dati rilevati dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza all’interno di una più ampia ricerca con la collaborazione delle associazioni aderenti di settore (Federalberghi, Rescasa) e l’elaborazione di dati da più fonti (Questura, Servizio Sistema Turistico della Città metropolitana di Milano, Tourism Economics).
Per quanto riguarda le nazionalità che registrano i maggiori incrementi di arrivi di turisti nell’area milanese nel 2022, si evidenziano australiani (+1251%), brasiliani (+726%), neozelandesi (+659%), argentini (+602%), sudafricani (+588%) e messicani (+559%). A livello assoluto invece sono gli americani i principali turisti stranieri sotto la Madonnina, con 307mila e 492 arrivi (11% sul totale degli arrivi internazionali), seguiti dai francesi con 248.336 arrivi (9%), tedeschi a 200.392 e inglesi a 187.638 (entrambi al 7%). Negli arrivi a Milano a luglio e agosto 2022 – quasi 600mila – si sono superati i corrispondenti arrivi del 2019.
Secondo la ricerca, la piena ripresa con dati da pre-Covid sarà nel 2024, quando risulterà a pieno regime anche il turismo economico e gli arrivi internazionali supereranno stabilmente i 5 milioni annui. Le previsioni sono di un’ulteriore crescita, per gli arrivi internazionali, nel 2025 e 2026.
“Il turismo milanese – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – sta crescendo rapidamente. Nel 2022 hanno pesato ancora alcune limitazioni, come ad esempio i collegamenti con la Cina e molte parti dell’Asia. Quest’anno, ma soprattutto nel 2024, le prospettive per il turismo si annunciano favorevoli ed ancora migliori sono le stime fino al 2026, l’anno delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il nostro territorio è fortemente attrattivo in questo momento soprattutto per i Paesi occidentali e d’Oltreoceano. Restano alcune incognite: da possibili nuove ricadute per il Covid alla perdurante sospensione dei voli diretti fra Russia ed Unione Europea che influisce su una quota qualitativamente significativa di turisti big spender”.