Oggi il soggiorno in hotel non è più solo un luogo nel quale pernottare, ma è parte stessa dell’esperienza di un viaggio. Per l’albergatore fornire servizi innovativi, in linea con i nuovi desiderata degli ospiti, è sia una leva di marketing sia un reale valore aggiunto che si riflette sui risultati economici. Va letta in quest’ottica il lancio da parte di Amazon anche sul mercato italiano di Alexa Smart Properties for Hospitality. La popolare soluzione di intelligenza artificiale diventa cioè disponibile anche per un uso turistico: i solution provider che forniscono servizi informativi agli hotel o gli alberghi stessi possono proporre direttamente in camera le funzioni interattive di Alexa.
“Alexa Smart Properties for Hospitality – spiega Gianmaria Visconti, country manager Alexa Italia, Francia e Spagna a Pambianco Hotellerie – consente agli ospiti di riprodurre musica, ordinare il servizio in camera, chiamare la reception e fare il check-out, aiutando i gestori delle strutture sia a generare maggiori profitti che a migliorare la customer experience in hotel. Inoltre gli albergatori possono sviluppare skill personalizzate per migliorare l’esperienza dei loro ospiti in modo ancora più tailor made. Ad esempio Alexa può dare loro informazioni sensibili come la password del wi-fi o permettergli di richiedere servizi di assistenza senza telefonare ma semplicemente esclamando: Alexa, mi servono gli asciugamani”.
A pochi giorni del lancio in Italia del servizio Alexa Smart Properties for Hospitality sono già diverse le strutture che hanno annunciato di avere implementato il sistema di IA. Ad esempio il Gruppo Th Resorts ha già introdotto Alexa nelle camere del suo Th Roma Carpegna Palace, mentre Parc Hotels Italia lo ha fatto al Parc Hotel di Peschiera del Garda e il gruppo So.Ges presso il suo Borgo di Cortefreda a Firenze. “Th Resorts è entusiasta di essere tra le prime catene in Italia ad usare Alexa – dice Giorgio Palmucci, executive vice president del gruppo. Da sempre cerchiamo di innovare la nostra offerta: abbiamo iniziato integrando le nuove tecnologie in fase di prenotazione e ora ci stiamo concentrando sull’esperienza di soggiorno”.
Inoltre, gli albergatori e i gestori di strutture ricettive hanno la possibilità di abilitare le skill dall’Alexa Skills Store sui dispositivi che gestiscono, in modo che i loro clienti possano giocare, fare un rapido allenamento guidato, riprodurre suoni che favoriscono il sonno e altro ancora. “Ambiamo a proporre presto il nostro sistema – aggiunge Visconti – anche in altre sedi sul territorio nazionale, con l’obiettivo di rendere più piacevole e semplice la permanenza in albergo a quante più persone possibili, ospiti e lavoratori. Presto ad esempio Alexa sarà disponibile anche al Continental Terme Hotel di Montegrotto. D’altronde, come Amazon sappiamo che il cambiamento, portato anche grazie all’avvento di nuove competenze, è il sistema giusto per affrontare al meglio le nuove sfide lanciate dal turismo 4.0”.
Una delle quali è però anche legata alla protezione della privacy e alla sicurezza dei dati personali di chi soggiorna in hotel. Proprio per questo ad esempio Alexa Hospitality non viene mai collegata a nessun account Amazon personale degli ospiti. “Non solo – conclude Visconti -: per gli ospiti l’uso di Alexa in camera è facoltativo e i suoi altoparlanti intelligenti Echo sono dotati di un pulsante di disattivazione del microfono in modo che nessun tipo di registrazione vocale venga salvata. Inoltre anche la telecamera presente nei dispositivi Echo è disattivata di default”.