Villa Igiea chiude il 2022 con un fatturato a 17 milioni di euro, doppiando le performance precedenti l’arrivo del gruppo Rocco Forte. L’iconico luxury hotel palermitano è tornato a splendere grazie ad un’attenta riqualificazione all’insegna dello stile italiano.
Villa Igiea è un pezzo di storia di Palermo e dell’Italia, un hotel simbolo di quel lusso all’italiana che dai tempi del Grand Tour attrae viaggiatori da tutto il mondo. Questo scrigno in stile Art Nouveau, dal 2018 appartiene al gruppo Rocco Forte Hotels che lo ha acquistato all’asta per 25 milioni di euro e ci ha investito, per un restauro lungo due anni, altri 50 milioni. Da alcuni anni al vertice di questa prestigiosa struttura c’è in qualità di general manager Vito Giglio. È lui che a Pambianco Hotellerie racconta la nuova fase della Villa.
Qual è il concept di questo brand?
I Rocco Forte Hotels si connotano innanzitutto per un’ospitalità all’insegna dell’eleganza e dello stile italiano che da sempre identifica la famiglia Forte. E che viene riconosciuto e ricercato da tutti i nostri ospiti, soprattutto se sono viaggiatori internazionali amanti di un lusso meno opulento e ostentato.
Quali sono i valori che il gruppo ha portato alla struttura?
Su tutti la grande attenzione nei confronti dell’ospite. La personalizzazione del servizio è il fil rouge di tutti i nostri hotel, anche di Villa Igiea. Gli ospiti desiderano questo tipo di ospitalità, ne riconoscono lo stile e le caratteristiche valorizzate dal ‘tocco’ personale del nostro staff. In questo ci supportano i sistemi di customer relationship con cui riusciamo a profilare dettagliatamente i nostri ospiti. Anche così riusciamo ad avere una quota di clienti repeater e fedeli superiore al 20 per cento.
Quali novità ha introdotto l’ultima ristrutturazione?
Il restauro ha ridato lustro all’atmosfera da Belle Époque della Villa, abbinando le esigenze di comfort di oggi allo stile dei Rocco Forte Hotels. Camere e suites sono state rivisitate in chiave contemporanea allineandole, come per gli spazi comuni, agli standard tipici dei luxury brands. Rispetto al passato, adesso disponiamo anche di una Spa, apprezzata anche dagli ospiti del vicino porto turistico.
Quali sono i servizi più richiesti dai vostri clienti?
Certamente quelli food & beverage: dal ristorante Florio che si avvale della collaborazione del celebre chef Fulvio Pierangelini, creative food director del gruppo, ai bar Igiea Terrazza e Alicetta Pool Bar guidati da Salvatore Calabrese, barman tra i più famosi al mondo. Questi spazi sono aperti anche alla clientela esterna, sono luoghi che appartengono alla storia di molte famiglie palermitane. Particolarmente richiesti sono anche le local experience, con cui portiamo i nostri ospiti (il cui soggiorno medio è di 3-4 notti) a conoscere Palermo e dintorni con visite private in siti unici come Palazzo Reale.
E i target e i mercati di riferimento?
La clientela leisure rappresenta circa l’80% dei volumi complessivi. Per quanto riguarda i mercati, oltre il 40% delle presenze afferisce al mercato nordamericano, mentre un altro 25% è rappresentato dai turisti britannici. Altri mercati consolidati sono quello nord europeo e quello italiano che pesa per il 15% delle presenze. Numeri interessanti anche per il segmento ‘eventi e celebrazioni’, che dobbiamo gestire con estrema attenzione per non ‘disturbare’ il relax e la tranquillità che la clientela alloggiata viene a ricercare.
Parliamo di numeri. Qual è la stima di fatturato 2022 e cosa vi aspettate per il 2023?
Il 2022 si chiuderà con un giro d’affari attorno ai 17 milioni di euro. Un dato davvero importante per Villa Igiea che prima dell’arrivo di Rocco Forte e della riqualificazione si attestava sugli 8-9 milioni di euro di ricavi. Ottime le prospettive anche per il 2023, per cui ci attendiamo un incremento del 20% del fatturato.
E quali sono prezzi e occupazione media?
Dalla sua riapertura l’average daily rate a Villa Igiea si aggira sugli 800 euro a notte. Prima della ristrutturazione non superava i 300 euro.
Durante il periodo di alta stagione (maggio-settembre) la nostra room occupancy supera il 75% per poi scendere al 60-65% negli altri mesi dell’anno. Su base annua l’occupazione media è attorno al 70%.
Questo ci porta ad avere un Ebitda attorno al 20% e un Mol poco sopra il 28 per cento.
L’articolo è disponibile sul numero di febbraio/marzo di Pambianco Magazine Hotellerie.