Noto e apprezzato antesignano del mondo del turismo e del settore delle vacanze organizzate, oltre che fondatore dell’omonimo storico tour operator, Franco Rosso è morto ieri a Lugano all’età di 94 anni. Tra gli inventori dell’industria del turismo nazionale, iniziò giovanissimo a sviluppare la sua idea innovativa di travel nel 1953 a Torino, fondando la prima sede dell’Ufficio Turistico Francorosso. Prese il via da lì una crescita costante che, grazie anche allo sviluppo del segmento vacanze durante il periodo del boom economico degli anni Sessanta, lo portò a proporre al mercato italiano una vasta offerta di viaggi. Verso l’Africa, Kenya e Zanzibar, ma non solo: tra i primi puntò anche sulla formula delle vacanze in crociera. Francorosso venne quindi venduta a fine anni Novanta al gruppo Alpitour, anche se dopo la cessione la storia ‘turistica’ della famiglia Rosso è proseguita proprio a Lugano dove è stata creata Planhotel Group Resorts, società di gestione alberghiera che oggi segue 13 strutture nel mondo, sette delle quali sono di proprietà.
Tante sono in queste ore le manifestazioni di stima e affetto per l’uomo e per l’imprenditore, tra le quali quella di Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, associazione che racchiude proprio quel mondo del tour operating ‘lanciato’ in Italia da Franco Rosso. “Fondatore del brand omonimo, che tutt’ora perdura e rappresenta l’Italia all’estero con grande orgoglio – scrive Ezhaya su Linkedin -, Franco Rosso può, senza dubbio, essere considerato uno dei ‘punti cardinali’ di questo straordinario settore. L’Associazione lo ricorda con grande affetto per essere stato prima Presidente di Atoi e, dopo la fusione con Assotur nel 2000, anche primo presidente di Astoi. Il solo fatto di avere la stessa carica, che egli ricoprì per primo in questa associazione, mi riempie di orgoglio. Pioniere, quando fondò l’azienda negli anni Cinquanta, grande visionario negli anni Settanta, quando fu tra i primi a programmare voli charter su mete diventate iconiche per il mercato italiano come il Kenya, è stato uno dei più grandi interpreti del tour operating italiano. Ma, al di là dei successi personali e professionali, quello che più si deve a Franco Rosso è l’aver contributo solidamente e concretamente alla costruzione di questo settore creando uno dei marchi più longevi e più prestigiosi del mercato. Ricordo ancora l’ultima volta che lo vidi a Lugano, dove ormai viveva da anni insieme a Sara e Paolo, due figli che hanno proseguito il suo percorso nel mondo del turismo. Delle tante cose che ci siamo detti in quell’incontro, mi porto via la sua gentilezza d’animo e il suo stile pacato, virtù quanto mai rare in questi tempi concitati e, ancor di più, il suo grande carisma, qualità che ha da sempre denotato la sua persona”.