Gruppo specializzato nella progettazione e realizzazione di progetti complessi chiavi in mano, operando attraverso tre divisioni – Sistemi ingegnerizzati di architetture navali e facciate civili, Sistemi e prodotti di cucine professionali, Mestieri: progettazione e creazione di interior personalizzati -, Somec ha chiuso un bilancio 2022 con ottimi indicatori. Con particolare riguardo ai numeri delle due realtà che operano nel settore dell’hospitality e dell’accoglienza. Quanto a Mestieri, infatti, divisione che si occupa della creazione di interni per l’ospitalità, il 2022 ha visto un fatturato di 69,7 milioni di euro con una crescita del +126% rispetto all’anno precedente, fermo a ricavi per 30,8 milioni. Uno sviluppo importante che infatti ha generato un ebitda di 5,6 milioni di euro (l’8% dei ricavi) che si confronta con la perdita operativa di 2,7 milioni del 2021.
Sistemi e prodotti di cucine professionali, divisione che invece opera nella progettazione e produzione di cucine per il settore f&b, ha nel 2022 anch’essa registrato ricavi, pari a 65,5 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto ai 60 milioni del 2021. Una crescita meno accentuata che infatti ha registrato un ebitda di 5,2 milioni di euro, in contrazione di 1,1 milioni rispetto al 2021 (-17,5%) e con una marginalità del 7,9% (-2,6% rispetto al 2021, ma +1,8% rispetto al primo semestre). Numeri che secondo il bilancio sono riconducibili al rialzo dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’acciaio, e delle componenti tecniche ed elettroniche. Un andamento positivo che si riscontra anche nei numeri complessivi del gruppo che vedono i ricavi 2022 a 328,8 milioni di euro, in crescita di 70,3 milioni rispetto ai 258,5 milioni del 2021 (+27%). La crescita organica di Somec è stata così pari al 17%, trainata dalle nuove commesse come quella per Azamara Cruises. L’ebitda 2022 si è infine attestato a 23,2 milioni di euro, stabile rispetto ai 23 milioni del 2021.
“Sono risultati che ci soddisfano – spiega il presidente di Somec, Oscar Marchetto –, che ci consentono di proseguire con decisione nella direzione delineata e di essere positivi per il prossimo futuro. Ci attendiamo infatti anche un 2023 in crescita, con ricavi in aumento a oltre 360 milioni di euro e un ebitda non inferiore ai 30 milioni. Premiante è stata in particolare la nuova strategia orientata al rafforzamento nei settori tradizionali ma soprattutto all’espansione nei progetti chiavi in mano relativi a interni di pregio. Attualmente il 54% dei ricavi arriva dall’Europa, Italia compresa, il 35% dall’America e l’11% dal resto del mondo. Il risultato netto consolidato rettificato, al netto dell’effetto degli accantonamenti per svalutazioni crediti e del relativo effetto fiscale, è stato positivo e pari a 1,6 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi dello 0,5%. Anche quest’anno infine abbiamo portato a termine molte operazioni straordinarie: si tratta di investimenti volti al rafforzamento e alla costituzione del nuovo perimetro del gruppo, che si posiziona sempre più come polo della qualità costruttiva italiana”.