Aperto da un anno e mezzo nel quartiere di San Lorenzo, area artistica della Capitale, Soho House Roma sta registrando ottimi risultati. Lo comunica Paolo Barletta, AD della società che ne detiene la proprietà, Arsenale: “Il club-hotel chiuderà quest’anno con un fatturato di 11 milioni di euro e viaggia nei prossimi due anni verso i 26 milioni di ricavi. Il contributo che un format come Soho House sta portando a Roma è quello di attrarre un pubblico che diversamente non avrebbe mai alloggiato nella Città Eterna”.
Il manager ha aggiunto, durante il convegno all’Università Bocconi promosso da Associazione Italiana Confindustria Alberghi, che l’obiettivo è quello di portare i clienti a soggiornare per due-tre notti più volte durante l’anno, in modo da garantire una stabilità di presenze. “Per questo è necessario in una città come Roma un mix di servizi che oggi mancano. L’offerta ricettiva ultra luxury sta arrivando, ma sono pressoché assenti alcune tipologie di accoglienza come i club, oppure i servizi per la mobilità o i Dmc per l’organizzazione di eventi e spostamenti sul territorio”.
Fondata nel 1995 a Londra da Nick Jones, in quel di Soho appunto, Soho House si propone come una ‘casa’ che riunisce personalità creative; una piattaforma che promuove la creatività in tutte le sue forme, dove le persone possono condividere idee e creare connessioni. Soho House Roma ha spazi per i soci dove mangiare, bere e incontrarsi, tra cui una piscina e un bar sul rooftop, lo spazio fitness e benessere Soho Health Club, una sala per proiezioni e anche una sala per registrare podcast e contenuti audio, nonché 49 camere e 20 appartamenti per soggiorni di lunga durata.
Il prossimo step del gruppo londinese sarà sotto la Madonnina: Soho House Milano arriverà nel 2026 nel capoluogo lombardo.