Lo Stivale ha una morfologia molto particolare e una diffusione della popolazione sul territorio che sta cambiando e che ha inevitabilmente un’incidenza sul turismo. Ha affrontato questa tematica Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, durante il convegno sul futuro del turismo promosso da Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Il rettore ha spiegato che negli ultimi 20 anni l’Italia ha avuto un cambiamento demografico da record, con un’accelerazione dell’invecchiamento della popolazione, una bassa fecondità, una lunga permanenza dei giovani nelle famiglie di origine, una veloce crescita della popolazione straniera e un forte declino demografico in alcune aree del Paese. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il 20% dei comuni italiani si è spopolato negli ultimi 40 anni, e questa emergenza demografica riguarda soprattutto le aree interne della Penisola e quelle montane. In questi comuni accade che il numero dei morti supera quello delle nascite e che il numero delle persone che emigrano supera quello degli immigrati.
Si tratta di territori ‘in declino’, le cui soluzioni dovrebbero rientrare in una strategia complessa e articolata a livello governativo e anche europeo, ma che potrebbero essere sanati anche da una politica turistica di valorizzazione del territorio, la quale potrebbe spingere forme di imprenditoria locale, portando alcuni cittadini a rientrare.
La seconda conseguenza del cambiamento demografico è il veloce invecchiamento della popolazione. L’Italia è ormai una ‘silver society’, con un numero complessivo di abitanti che decresce: la popolazione è oggi composta da 59 milioni di individui, dopo aver toccato negli anni scorsi il picco dei 60 milioni di abitanti, e abbiamo il 24% della popolazione anziana (oltre i 65 anni di età). Le previsioni Istat delineano una crescita di questo fenomeno per arrivare al 2050 con il 35% della cittadinanza oltre i 65 anni. “Abbiamo cinque milioni di residenti stranieri – afferma Billari – altrimenti il numero totale degli abitanti in Italia sarebbe oggi di 54 milioni. Uno dei principali motivi è che i decessi superano le nascite. Si prevede che nel 2049 i primi saranno il doppio dei secondi, cioè 778mila morti contro 390mila nati”.
L’invecchiamento della popolazione pone nuove sfide al turismo affinché possa fornire risposte adeguate a questo target di individui. A ciò si aggiunge un’altra segmentazione della popolazione che dovrebbe spingere gli operatori dell’ospitalità a forme di accoglienza ad hoc: si tratta dei viaggiatori single. Secondo la ricerca presentata in Bocconi, sono 10,2 milioni le persone destinate a vivere sole nel 2041, contro gli 8,5 milioni nel 2021.
Ampliando lo sguardo alle prospettive economiche di crescita del nostro Paese, il Pil in Italia è previsto quest’anno a +0,6%, essendo ancora in un contesto di estrema volatilità, legata anche all’attuale criticità del settore bancario americano (in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank e Signature Bank). Ne ha parlato durante il convegno Carlo Altomonte, professore in Bocconi: “In Italia l’inflazione è salita velocemente, a doppia cifra, in seguito a due shock esogeni: la variante Omicron che ha bloccato la produzione in molti mercati emergenti che non avevano il vaccino adatto a contrastarla, con il conseguente blocco delle forniture, e l’invasione russa in Ucraina che ha fatto schizzare verso l’alto i costi dell’energia e di altri beni”.
Secondo Altomonte, dopo una risposta aggressiva delle banche centrali con il rialzo dei tassi di interesse per abbassare l’inflazione, ora i tassi dovrebbero fermarsi e la futura riduzione dell’inflazione sarà legata a un rallentamento della domanda interna. “Anche l’economia mondiale – ha concluso Altomonte – crescerà poco quest’anno, attorno a +2,5%, mentre in condizioni normali la crescita è solitamente di un punto percentuale in più. La ripresa cinese non si sta materializzando e anche questo toglie benzina all’economia mondiale”.