Sono 86 nel mondo e appena due in Italia gli alberghi che fanno parte di Tribute Portfolio, la collezione di strutture indipendenti del gruppo Marriott. La seconda a debuttare nel Bel Paese è il Duo Milan Porta Nuova, hotel di categoria quattro stelle superior che si trova nel rinnovato distretto milanese a due passi dalla Stazione Centrale. “Tribute Portfolio è per noi la scelta perfetta – racconta a Pambianco Hotellerie il general manager dell’albergo Fabio Leoni – perché questo soft brand di casa Marriott lascia a ogni singolo hotel la possibilità di avere una forte identità individuale. La nostra struttura, nata grazie al lavoro di restyling sul preesistente Four Points by Sheraton, ha visto un lavoro capillare, lungo sette mesi e che ha avuto il costo di oltre 10 milioni di euro, èd è espressa già nel nome Duo. Nasciamo infatti come business hotel ma con questa operazione di rebranding abbiamo fatto un salto di qualità per proporci anche a un mercato leisure e in particolare bleisure”.
Un’operazione che va anche nella direzione di una crescita nei ricavi, soprattutto aprendosi un pubblico ‘meticcio’ che arriva in città per lavoro e decide di fermarsi anche per piacere. “Una scelta – aggiunge il direttore – che vediamo già dare i suoi frutti: l’Adr del 2023 vede già una crescita di 20 euro in media per camera su quello del 2022. Non giriamo le spalle alla clientela più d’affari, ma anzi la invitiamo a restare da noi più a lungo rispetto a una semplice sosta business. D’altronde, oggi a Milano ci sono circa 500 alberghi che hanno come target principale il Mice, ma il mercato non è ancora tornato ai fasti del pre pandemia. Ecco perché abbiamo pensato di stare al passo coi tempi creando una struttura ricca di servizi e di esperienze: alle 239 camere, con 11 suite, si affiancano cinque sale meeting, un centro fitness, un café dall’atmosfera vivace e pensato anche per il coworking, un ristorante panoramico al 12° piano e un bistrot dalla cucina internazionale che nella bella stagione si apre con 40 coperti nella courtyard esterna”.
Tutto lo strutturato progetto di restyling dell’albergo milanese è stato curato dalla società internazionale di architettura e design Il Prisma, che ha ripensato la cornice classica del vecchio Four Points in chiave contemporanea con estetica e collaterals con strizzano l’occhio al mondo social e bleisure. “Un’operazione nella quale crediamo molto – conclude Leoni – e che ha come target anche quello di arrivare ad avere una clientela per il 60% italiana e per il 40% straniera. Per questo obiettivo abbiamo predisposto un piano commerciale e di promozione che si rivolge sia al mondo corporate che alle agenzie di viaggio classiche attraverso attività online, offline e social”.