Dopo l’acquisizione da parte del fondo di private equity spagnolo Azora, la strada di Bluserena è indirizzata alla crescita sia attraverso nuove acquisizioni, di proprietà o solo in management, sia con il riposizionamento degli alberghi esistenti. In particolare, uno step del processo di sviluppo prevede la creazione di un nuovo brand destinato a raccogliere hotel nei segmenti upscale e luxury. Lo racconta a Pambianco Hotellerie il nuovo CEO di Bluserena Marcello Cicalò: “Il gruppo è forte nel segmento medio e medio-alto, e infatti siamo la prima catena in Italia come numero di camere nella destinazione mare. In futuro vediamo molte possibilità di sviluppo nella fascia più alta, per cui puntiamo ad acquisizioni di 5 stelle a cui verrà data un’identità differenziante con un nuovo brand, dentro al quale probabilmente confluiranno anche i nostri hotel attualmente upscale e lusso. Le acquisizioni non riguarderanno solo 5 stelle, che confluiranno appunto nel nuovo brand, ma anche altri hotel che andranno ad arricchire il portfolio di Bluserena. Nello specifico, oltre al sud Italia, stiamo monitorando location nel centro Italia, nei laghi e anche in montagna”.
Il gruppo, che ha chiuso il 2022 a 96 milioni di euro di fatturato, punta a una crescita del 10% quest’anno. Risultati spinti non tanto dai volumi, che sono già molto alti dato che le strutture di Bluserena hanno un’occupazione media dell’87%, ma dall’aumento dell’Adr, che è salito del 19% dal 2019 al 2022 ed è previsto quest’anno un ulteriore incremento del nove per cento.
Cicalò aggiunge che l’obiettivo nel 2024 sarà quello di lavorare sull’estensione della stagionalità: “Attualmente il periodo di apertura è di circa 120 giorni ad albergo e vogliamo ampliarlo, aprendo prima e chiudendo dopo. Questo comporta anche lo sviluppo di nuovi mercati, perché attualmente il 95% della nostra clientela è italiana, mentre sono soprattutto gli stranieri che viaggiano in bassa stagione. L’anno prossimo aumenteremo anche gli investimenti, già iniziati quest’anno, per lo sviluppo di Ethra Reserve come nuova destinazione in Puglia. In quest’area immersa nel verde della Riserva Naturale di Stornara contiamo già due hotel 4 stelle e due 5 stelle, ma vogliamo sviluppare questo territorio come ‘destinazione’. Pur avendo una Thalasso Spa di 3500 metri quadrati e un grande centro congressi, questo complesso non è ancora nel ‘radar’ dei grandi eventi e degli appuntamenti business o leisure. Eppure, nel Mediterraneo sono poche le destinazioni che hanno oltre 700 camere e che possono accogliere grandi eventi, come offre invece questa realtà in provincia di Taranto”.
Intanto, Azora ha messo sul piatto quest’anno 55 milioni di euro per il restyling di cinque strutture, e precisamente Calasarena Resort in Sardegna, Serenè Resort in Calabria, Serenusa Resort in Sicilia, Granserena Hotel e Torreserena Resort entrambi in Puglia. L’investimento riguarda anche il rinnovamento della brand identity, con un nuovo logo, e il lancio di una campagna advertising multicanale e multisoggetto su un mix di mezzi tra out of home, digital, radio.