Nel 2022 in Italia, secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il lavoro da remoto è stato utilizzato da circa 3,6 milioni di persone. Un numero che, secondo i dati previsionali, per il 2023 subirà un aumento. In questo contesto di grande rinnovamento delle abitudini quotidiane delle persone nasce Urbnx, piattaforma per trovare e prenotare con la massima flessibilità spazi vicino a casa in cui lavorare in smartworking, organizzare riunioni e incontri professionali. Si tratta di un marketplace digitale che permette di trovare soluzioni personalizzate per trascorrere il tempo dedicato all’operatività vicino a casa, ma al di fuori di essa. Tra lavoro da casa e un produttivo lavoro da remoto, infatti, c’è differenza, perché spesso le abitazioni non hanno spazi funzionali all’operatività, ma magari solo postazioni scomode e condivise.
Il progetto Urbnx si propone quindi come soluzione per superare tutte le condizioni di malessere che l’adattamento improvviso al lavoro agile ha provocato, ma non solo. La piattaforma vuole essere anche un luogo virtuale nel quale quegli spazi, che con la pandemia sono stati chiusi, possano rinascere e puntare a nuove forme di business. Hall e spazi comuni di hotel, case d’epoca e musei, cascine e spazi rurali outdoor possono essere ridisegnati come nuove forme di ospitalità ‘da lavoro’. “Fare home working vuol dire interagire con un team che vive a distanza, complicato da gestire – spiega il manager Giovanni Peracin che ha fondato il progetto insieme al collega Alberto Nathansohn -: questo progetto vuole innanzitutto aiutare i lavoratori a mantenere il corretto equilibrio operativo e personale. Anche il lavoro agile crea disagi se fatto nel modo, e soprattutto dal luogo, sbagliato”.
Per utilizzare il marketplace digitale di Urbnx si scarica la app sullo smartphone, oppure ci si collega al sito internet, avendo la possibilità di trovare, confrontare i prezzi e prenotare, per poche ore o per intere giornate, uno spazio di lavoro adeguato, in linea con le proprie esigenze. Un luogo attrezzato e vicino a casa, ma anche ovunque si desidera, pure quando si è in trasferta: non solo nei centri delle grandi città, dove non manca l’offerta di aree dedicate al lavoro da remoto, ma anche nelle zone residenziali, nelle periferie e nelle aree interne. “La piattaforma è già attiva – conclude Alberto Nathansohn -, per chi è alla ricerca, così come per chi vuole mettere a disposizione dei lavoratori agili uno spazio di lavoro. Siamo focalizzati sull’implementazione dell’offerta: in Veneto, grazie alla collaborazione con il Consorzio Ville Venete, che riunisce le principali dimore storiche, castelli e giardini della regione, Urbnx propone soluzioni per il lavoro da remoto in spazi ricettivi e residenziali unici”.