Numeri che ‘parlano’ quelli che Rabeea Ansari, managing director Southern Europe & Emerging Markets di Club Med, ha svelato per raccontare i risultati del 2022 del gruppo internazionale che oggi comprende 75 strutture in 30 Paesi del mondo, due delle quali in Italia, a Cefalù e Pragelato. “Lo scorso anno – ha spiegato – siamo tornati al livello del 2019 ma soprattutto abbiamo avuto segnali di forte ripartenza. Basti pensare che il 2022 si è chiuso con un volume d’affari raddoppiato rispetto all’anno precedente e pari a 1,7 miliardi di euro, recuperando quindi addirittura il 99% del valore rispetto allo stesso periodo del 2019. A tutto ciò si aggiunge l’utile operativo a 98 milioni di euro e un ebidta rettificato (margine operativo lordo) pari a 309 milioni di euro. Importante anche il numero che certifica la crescita dei clienti, che per il 2022 sono stati oltre 1,3 milioni, il 64% in più rispetto al 2021. Il trend positivo sta proseguendo anche nel 2023: a gennaio e febbraio il volume d’affari ha raggiunto il valore mensile più alto degli ultimi anni grazie al 77% di occupazione delle camere. Ottimi infine anche i dati delle due strutture italiane, in Sicilia per il mare e in Piemonte per la montagna: hanno infatti registrato una crescita del 53% nel volume d’affari sull’anno prima, superando anche i livelli del pre pandemia”.
Restando alle cifre nazionali, l’Italia si conferma anche per essere un mercato ad alto potenziale per Club Med, in quanto il 70% dei clienti italiani sono new entry. In particolare, nel 2022 le presenze tricolori nel resort di Cefalù hanno avuto un aumento del 200% rispetto al 2019, mentre la struttura di montagna di Pragelato ha avuto un incremento di arrivi del 100% negli ultimi tre anni, con una crescita del 35% nel target delle famiglie. “L’Italia è da sempre un mercato prezioso per Club Med – aggiunge Ansari –, ma oggi lo è soprattutto per due aspetti principali: i clienti di alto valore e l’esperienza locale. La performance delle vendite ci conferma che anche la formula ‘all inclusive’ sulla neve si sposa perfettamente alle attuali esigenze degli italiani, che apprezzano in particolare il Club Med Pragelato Sestriere in Piemonte. Tanto che nella stessa area abbiamo in programma di realizzare un nuovo resort: sarà nella località di a San Sicario e aprirà nel 2025”.
Tra gli obiettivi a medio termine del gruppo c’è una grande accelerazione sulle nuove aperture: nella pipeline sono in previsione due o tre new entry all’anno fino almeno al 2025. “Con particolare focus tra l’area marina del Mediterraneo e il sud dell’Italia, stiamo cercando location adatte a diventare un Club Med. Si tratta ad esempio di location con lo spazio per le attività sportive, da sempre grande pillar della nostra offerta di ospitalità. L’idea è più quella di prendere in gestione questo tipo di strutture adatte al nostro target, ma esiste anche l’opzione di comprare, se possibile, un resort esistente e sistemarlo ad hoc”, ha concluso la manager, che ha anche bollato come irrilevanti le voci che in Italia vedono la holding cinese Fosun in procinto di vendere il gruppo turistico. “Nessuna delle diverse aziende che fanno parte del comparto turistico della holding è al momento in vendita, tanto meno Club Med che è la società più profittevole dell’intero settore viaggi del gruppo. Al momento poi abbiamo progetti di sviluppo per nuovi resort, oltre che in Europa, anche in Benin, Sudafrica, Borneo e Malesia“.