I ranking elaborati da Pambianco in base ai fatturati 2022 dei gruppi quotati in borsa e alla loro redditività mostrano due andamenti contrapposti. Le realtà che si posizionano ultime per fatturato risultano nelle prime posizioni della classifica per ebitda margin.
In vetta nella classifica del fatturato 2022 dei gruppi mondiali dell’hotellerie ci sono sempre loro, i big americani. La top ten elaborata da Pambianco conferma in prima posizione Marriott International, che stacca tutti con 19,5 miliardi di euro di ricavi, seguito da Hilton Worldwide con 8,2 miliardi e da Hyatt Hotels Corporation con 5,6 miliardi, risultato quest’ultimo che segna una crescita del 95% sul 2021. Dopo il podio, inizia qualche cambiamento perché Accor scatta in avanti, conquista la quarta posizione e supera Intercontinental Hotels Group che scende al quinto livello, tallonato da Minor International che avanza. Retrocede invece Shanghai Jin Jiang International Hotels. Si parla, per questi gruppi quotati in Borsa, di numeri inimmaginabili in Italia. Si tratta di colossi a nove zeri, come ha specificato Alessio Candi, consulting e M&A director di Pambianco: “Considerando solo i primi cinque quotati al mondo, i valori di capitalizzazione sono rilevanti: nel 2022 la top five capitalizza 115 miliardi di euro, che significa quasi tre volte il fatturato delle società, che complessivamente è stato di 41 miliardi di euro”.
Gli ultimi sono i primi
Risulta invece capovolto il ranking per ebitda margin nel 2022. Considerando la top 5, il gruppo che ha una maggiore redditività è Wyndham Hotels & Resorts con una percentuale sul fatturato del 42,5% a 596 milioni di euro. Segue Choice Hotels International con ebitda al 39,5% (511 milioni) che non compare invece nella top ten per fatturato perché arriva all’undicesimo posto del ranking, con ricavi a 1,3 miliardi. Anche in questa classifica si nota lo sprint di Minor, che cresce in redditività rispetto all’anno precedente ed entra nel podio per ebitda margin (26,1%) per un valore di 869 milioni.
Ancora indietro sul 2019
Facendo invece un confronto con i dati pre-pandemia, l’andamento non è uguale per tutti i gruppi, ma la maggior parte delle aziende nel ranking per fatturato 2022 non ha ancora raggiunto i risultati del 2019. È il caso di Marriott International, che però si avvicina molto all’ultimo bilancio pre-Covid, quando aveva chiuso con 19,7 miliardi di euro. Il CEO del gruppo Anthony Capuano ha commentato il bilancio dicendo che il risultato 2022 è stato straordinario, con un utile netto sui 2,3 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 1,09 miliardi dell’anno precedente. Numeri positivi anche per l’adjusted ebitda, che ha toccato 3,8 miliardi registrando +69% rispetto al 2021. “Solo due anni dopo aver subito la più forte contrazione nella storia della nostra società – ha precisato Capuano – abbiamo registrato risultati finanziari da record. Il nostro modello di business ha generato una notevole liquidità nel corso dell’anno, permettendoci di investire nella crescita della nostra attività e di restituire 2,9 miliardi di dollari agli azionisti”. Indietro sul 2019 anche Hilton Worldwide, che non ha ancora superato gli 8,9 miliardi di euro generati prima della pandemia. I livelli precedenti la diffusione del Covid sono ancora lontani per Accor, Intercontinental Hotels Group, Minor International, Shanghai Jin Jiang International Hotels, Wyndham Hotels & Resorts e Shangri-La Asia. Gli unici due gruppi del ranking che vanno controcorrente e superano i bilanci pre pandemia sono Hyatt Hotels Corporation, che sorpassa di gran lunga il 2019 di oltre 800 milioni, e H World Group (Huazhu), che fa un balzo in avanti, da 1,5 miliardi nel 2019 a 1,9 miliardi dell’anno scorso.