L’Europa è la maggiore area di destinazione al mondo. Nel 2022 il Vecchio Continente ha registrato 585 milioni di arrivi, raggiungendo quasi l’80% dei livelli pre-pandemia. In particolare, l’Europa occidentale ha raggiunto livelli pari all’87 per cento. Ne deriva che, grazie a una solida domanda intraregionale, questo continente ha rappresentato nel 2022 il 64% degli arrivi globali.
Sono elaborazioni di Scenari Immobiliari su dati Unwto e comunicate durante l’Hospitality Forum 2023 organizzato da Castello Sgr e Scenari Immobiliari.
Facendo il raffronto con i flussi internazionali, l’anno scorso il numero dei turisti che hanno viaggiato all’estero è stato di 960 milioni, più del doppio del 2021 ma ancora il 34% in meno rispetto al 2019. Il presidente di Scenari Immobiliari Mario Breglia ha aggiunto, durante l’evento, che il turismo pesa il 7% del Pil mondiale e che entro il 2025 arriverà a rappresentare tra l’8% e il 9% del prodotto interno lordo. Per quanto riguarda gli arrivi, ci aspettiamo per il 2024 nel mondo 1,4 miliardi di movimenti turistici , che arriveranno entro il 2030 un miliardo e mezzo.
Arrivando all’Italia, Giampiero Schiavo di Castello Sgr ha ricordato che la Penisola è il Paese con il più alto numero di destinazioni luxury: “Un tempo la Puglia era rivolta a un turismo di massa, ora ospita un’offerta di eccellenza e richiama viaggiatori altospendenti. Anche Cortina era solo nel radar del mercato domestico, e grazie alle Olimpiadi del 2026 sta attirando gli investimenti dei brand internazionali”.
A livello di flussi internazionali, l’Italia nel 2022 ha registrato 118,5 milioni di arrivi, il 10% in meno sul 2019, e, sempre secondo Scenari Immobiliari, i livelli pre-pandemia saranno raggiunti nel 2024. L’anno scorso la spesa dei turisti in Italia è stata di 44 miliardi di euro (gli italiani all’estero hanno speso 26 miliardi di euro).