In uno scenario delle compravendite immobiliari che complessivamente accusa nel secondo trimestre 2023 un calo del 56%, il settore alberghiero se la cava un po’ meglio. Gli investimenti in hotel nel Q2 di quest’anno hanno messo a segno un valore di 210 milioni di euro, ovvero -36% rispetto al Q2 dell’anno scorso.
Sono i dati rilevati da Cbre, commentati a Pambianco Hotellerie da Francesco Calia, head pf Hotels Italy di Cbre, Hotels Investment Properties: “Il primo semestre del 2023 si è chiuso con un valore della transazioni immobiliari alberghiere tra 350 e 400 milioni di euro, contro i 750 milioni dei primi sei mesi dell’anno scorso. Se vogliamo fare un outlook sull’anno, stimo che arriveremo a un valore delle operazioni real estate sotto un miliardo, mentre il 2022 si è attestato a 1,6 miliardi”.
Calia aggiunge che il rallentamento registrato nel primo semestre dell’anno è legato all’aumento del costo di finanziamento delle operazioni per gli investitori, a causa del rialzo dei tassi di interesse: “Nonostante questa congiuntura – aggiunge – notiamo una pipeline di transazioni abbastanza ampia da qui a fine anno, che potrebbe fare recuperare una parte del gap, anche se non arriveremo al transato del 2022. Emerge invece capitale generato da Paesi nuovi sul mercato alberghiero italiano, nonché family office e high net worth individuals che iniziano a fare acquisizioni core (di immobili già ristrutturati e messi a rendita, ndr), e questo fa sperare a una ripresa progressiva delle operazioni real estate perché la componente core è oggi molto ridotta”.
L’aumento del costo del capitale, in seguito alle politiche monetarie della Bce per contrastare l’inflazione, porta prevalentemente gli investitori ad operazioni value add, cioè che richiedono minore capitale per l’acquisto di di immobili da riqualificare o da convertire da altre destinazioni d’uso. “Importante è cercare i profili giusti degli investitori -. aggiunge Calia – e infatti noi abbiamo chiuso 20 operazioni a Milano. Una di queste riguarda l’immobile in via Pattari che ospita i Duomo Luxury Apartments by Rosa Grand, di Starhotels, che è stata condotta con equity, bypassando quindi le banche.
Calia sottolinea anche le potenzialità ancora inespresse del real estate italiano: “Il Europa siamo il quarto Peese come Pil nazionale, mentre come valore delle transazioni immobiliari siamo al settimo posto. Questo vuol dire che abbiamo ancora molto terreno per recuperare il gap”.