Ad oggi sono 1.826 gli espositori registrati, circa 500 in più rispetto ai 1.344 dell’ultima edizione del 2021, il 40% dei quali internazionali, in arrivo da 50 Paesi. Sono questi i primi numeri dell’edizione 2023 di HostMilano a poco meno di tre mesi dall’apertura dell’evento, che andrà in scena dal 13 al 17 ottobre a Fieramilano Rho. Cifre che confermano come questa manifestazione sia molto importante per scoprire in anteprima prodotti e progetti innovativi e sostenibili legati al mondo dell’ospitalità professionale, oltre che per far incontrare domanda e offerta delle diverse filiere di riferimento. A tal proposito, analizzando più nel dettaglio le aziende che esporranno durante la manifestazione che come sempre ha cadenza biennale, gli Stati Uniti sono l’area geografica extraeuropea più rappresentata. A seguire è come sempre importante la presenza di espositori europei, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. Interessante anche la partecipazione prevista da parte di produttori in arrivo da Turchia e Cina. Tutti quanti, tra gli stand di HostMilano 2023, potranno incontrare i buyer selezionati e profilati direttamente da Fiera Milano e provenienti a loro volta da 63 Paesi e in particolare da Canada, Stati Uniti, Centro e Sud America, oltre che dai Paesi del Golfo e finalmente anche da diversi Paesi asiatici. Questo lavoro di individuazione e selezione dei buyer per la nuova edizione della fiera milanese è stato ancor più incisivo grazie alla collaborazione tra Fiera Milano e Ita/Ice Agenzia.
E i numeri del prossimo HostMilano riflettono una vivacità che deriva dall’andamento sempre più positivo dell’ospitalità professionale, dai consumi fuori-casa, vicini a toccare nuovi record, a quelli relativi alla produzione di macchine e tecnologia per i cucine e laboratori professionali. Una recente ricerca di Future Market Insights infatti stima che, solo per il food service equipment, alla fine del 2023 il valore del mercato globale sfiorerà i 44 miliardi di dollari, per toccare i 76 miliardi nel 2032 grazie a un incremento medio del 5,6 per cento. Quanto all’Italia, secondo l’Ufficio Studi Anima-Assofoodtec, il settore delle macchine professionali per l’ospitalità made in Italy ha chiuso il 2022 a 4,5 miliardi di euro di ricavi, in crescita del 4,5% sul 2021. Dati che confermano la centralità del prodotto italiano, che da solo rappresenta ben il 10% di tutto il mercato del food service equipment mondiale. Ad un mercato in piena salute il prossimo HostMilano propone allora un concetto espositivo che offre sia una panoramica completa su tutta l’ospitalità professionale, sia gli approfondimenti verticali nei singoli settori. Tutto grazie a un layout composto da tre macroaree pensate per valorizzare le affinità di filiera: Ristorazione Professionale-Bakery, Pizza e Pasta; Caffè-Tea, Bar-Macchine per Caffè-Vending, Gelato-Pastry; Arredo-Tecnologia e Tavola. Alla parte espositiva sarà poi affiancato un ampio palinsesto di eventi, comprendente oltre 800 appuntamenti che affrontano diverse tematiche del mercato, passando dagli show-cooking alla formazione per architetti.