La transizione a 5 stelle spinge i conti dell’Hotel Mediterraneo di Sorrento. Forte della ristrutturazione conclusa nel 2020 – quando la famiglia proprietaria della struttura ha deciso di investire, scommettendo sulla crescita malgrado il blocco imposto dalla pandemia – l’hotel sulla Costiera Sorrentina ha archiviato il 2022 con un fatturato di 8 milioni, +40% rispetto al 2019 che era stato un anno record, ma a 4 stelle. “La marginalità è in linea con quella del settore – conferma il resident manager Francesco Monti – con ebidta vicino al 25 per cento. Il 2022 è stato un anno di recupero, anzi di rimbalzo con un turismo estero, in particolare dagli Usa, che possiamo definire arrembante. E per noi è stato il primo anno vero da 5 stelle”.
In piena stagione 2023, il trend è di ulteriore crescita rispetto al 2022. “Crescita bassa delle presenze, ma alta dei ricavi per l’aumento delle tariffe – chiosa Monti -. Sorrento oggi attira un pubblico eterogeneo di medio e alto livello interessato all’arte, all’enogastronomia, al panorama e solo in minor parte alla balneazione”. Anche per questo il Mediterraneo gioca la carta della qualità negli outlet di ristorazione, con il ristorante fine dining Vesuvio Panoramic Restaurant, dove la cucina mediterranea dell’executive chef Giuseppe Saccone esalta le eccellenze campane, a cui si affianca l’approccio easy del grill & pizza bar Aqua Pool Lounge. L’esperienza bar (con finger food) è però un focus per la struttura sorrentina, tanto che al ricercato Vista Sky Bar, con un panorama mozzafiato dal rooftop che attira ospiti da tutta la costa, si è affiancato quest’anno anche il nuovo Oltremare Lounge Bar nella lobby, che propone un’ampia carta di vini e champagne e cocktail (internazionali e signature) firmati dal capo barman Arturo Iaccarino.
Oggi il f&b pesa per circa il 30% sui ricavi totali ed “è uno dei fiori all’occhiello dell’offerta del Mediterraneo – sottolinea il resident manager – dato che ristoranti, lounge bar e rooftop bar vantano offerte enogastronomiche dedicate e tutte diverse tra loro, pur all’interno di un filone comune che guarda al territorio. È un segmento a cui dedichiamo molta attenzione e che intendiamo sviluppare ulteriormente. Il turismo in penisola sorrentina non può non essere anche enogastronomia (di eccellenza). Ristorante e bar sono accessibili ai clienti esterni sia pure con regole diverse rispetto agli ospiti residenti. Ci poniamo da sempre l’obbiettivo di avere un hotel ‘aperto’ a tutti, in linea con il concetto di ospitalità intrinseco nella nostra famiglia. E vorremmo anche avvicinare turisti e residenti, favorendo l’interscambio culturale”.
La ristrutturazione è stata dunque la svolta per il Mediterraneo. Il primo obiettivo era rinnovare le camere e le aree comuni coniugando i materiali e i colori locali con gli standard internazionali dell’ospitalità, con l’intento di guadagnare la quinta stella pur lasciando inalterata o rafforzando l’ottima reputation dell’hotel. “L’obiettivo da raggiungere – conclude Monti – è diventare un punto di riferimento dell’ospitalità di lusso in Penisola sorrentina e in Italia. Nel medio termine vogliamo affermarci nel segmento lusso in modo incontrovertibile, posizionarci ai vertici”.
