Il caro prezzi e l’inflazione hanno falcidiato il cosiddetto ‘revenge tourism’ e il desiderio di fare le vacanze in Italia, riducendo così il numero dei viaggiatori interni rispetto al passato, a cui è corrisposto un aumento di quelli internazionali. Guardando però al ‘peso’ dei turisti e non al ‘numero’ degli stessi, i dati preliminari sul mese di agosto forniti da Str-Costar aprono a riflessioni più positive: con un tasso di occupazione al 68,8%, e quindi inferiore rispetto al 70,7% dell’agosto 2022, l’Adr degli alberghi italiani è salito a 250,07 euro, ovvero +7,2% rispetto ai 235,35 dello stesso mese dell’anno precedente, e uno scatto lo ha fatto anche il Revpar a 172,10 euro contro 165,09 euro del 2022.
Sempre secondo i dati parziali forniti dal campione di Str-Costar, il tasso di occupazione negli hotel di lusso in agosto in Italia ha frenato maggiormente rispetto alla media degli alberghi, fermandosi a 63,7%, con un calo del 9,3% rispetto all’agosto 2022, che riportava un’occupazione al 70,3 per cento.La tariffa media delle camere vendute nei 5 stelle è volata invece a +18% raggiungendo quota 954,87 euro contro 809,94 euro dell’agosto precedente. Parlando invece di ricavo per camera disponibile, anche questo valore cresce di più nel mondo lusso con un Revpar che è salito in agosto a 608,67 euro contro 569,15 dello stesso mese 2022.
Riguardo alla spesa dei turisti stranieri in Italia, Enit comunica che nell’ultimo quinquennio si aggira intorno ai 1.760 euro a persona, con gli statunitensi che spendono di più, mentre spagnoli e francesi di meno. Gli americani, infatti, investono molto di più di ogni altro turista internazionale. Il 32,3% ha lasciato sul territorio tra i 2.000 e i 5.000 euro per l’ultimo soggiorno effettuato in Italia, mentre il 50,6% degli spagnoli e il 44,5% dei francesi hanno speso tra i 500 e 1.500 euro.
Intanto il ministero del Turismo, malgrado il calo di occupazione stimato da diverse associazioni di settore, afferma che nel mese di agosto l’Italia ha il maggiore tasso di prenotazione on line delle strutture ricettive (43,3%) e mantiene la sua posizione come seconda destinazione preferita davanti a Spagna (42,8%) e Francia (30,6%). Il dicastero comunica anche che, ad agosto le città d’arte risultano essere, a livello europeo, le preferite dai turisti, registrando un tasso di prenotazione delle strutture ricettive online del 38,9%, davanti a Grecia (38,6%), Francia (33,4%) e Spagna (31,0%). Inoltre, l’Italia offre soggiorni del 6% più economici rispetto a questi Paesi. Infine, le prenotazioni aeree del mese di agosto evidenziano una crescita del 18% rispetto al 2022. La crescita è trainata dal flusso internazionale (+25%) costituito principalmente dai turisti statunitensi.