All’orizzonte di Puglia Paradise si profilano dieci nuove ville entro il prossimo anno. La società pugliese di gestione professionale di trulli e ville fondata da Massimo Valentini nel 2016 conta oggi 22 strutture più tre in arrivo entro novembre, tutte nell’area della Valle d’Itria. “È un modello extra alberghiero che ha dimostrato di funzionare molto bene e puntiamo ad ampliare il nostro portfolio arrivando fino a dieci nuove ville entro il 2024 (comprese le tre di novembre) e 50 negli anni successivi”, ha raccontato Massimo Valentini a Pambianco Hotellerie.
La società si contraddistingue nel mercato per un modello di business b2c digitale rivolto agli ospiti e un modello b2b per i proprietari che desiderano una gestione del proprio immobile con la massima redditività senza, però, lo stress derivante dall’operatività. Il soggiorno in struttura propone servizi di lusso quali cene e pranzi con chef a domicilio, escursioni via mare o nell’entroterra, proposte enogastronomiche e di wellness. Si aggiunge la presenza di un ‘guest angel’, ovvero una figura che copre un servizio di lifestyle concierge personale che assiste e guida i clienti per tutta la durata del soggiorno.
Il target di clientela di Puglia Paradise è soprattutto straniero, tanto che solo il 5% delle prenotazioni è effettuato da italiani, mentre gli Usa incidono per il 20%, Uk anche per il 20%, Australia per il 10% ed Europa per il 25%, escludendo il Belpaese. “Le nostre speranze, a livello strategico, si ripongono nella continua ricerca da parte degli stranieri delle nostre strutture”.
Inoltre, Valentini aggiunge di aver sviluppato un processo per gestire la scelta dei prezzi di vendita del pernottamento con mesi di anticipo. “Abbiamo sviluppato una tecnologia che ci permette, partendo dall’acquisizione dei dati di mercato, di ottimizzare i prezzi di ogni singola villa, ogni singolo giorno, sulla base dell’andamento di domanda e offerta. Così non dobbiamo fare sconti last minute, ma possiamo decidere con mesi di anticipo”.
La stagione estiva appena trascorsa “è andata bene e sicuramente meglio dello scorso anno, anche se leggermente in calo rispetto alle nostre aspettative”, ha dichiarato Massimo Valentini, founder di Puglia Paradise. “Sulla scia del balzo positivo della stagione scorsa ci aspettavamo di più, ma la Puglia ha visto un minor afflusso turistico di italiani, soprattutto a luglio e agosto”.
Le ville sono tutte aperte durante la stagione estiva, ma alcune chiudono a novembre, per poi riaprire a dicembre e chiudere di nuovo. “Stiamo mettendo alla prova il mercato”, afferma il manager. “Vogliamo monitorare domanda e offerta, per comprendere come si muovono i nostri clienti durante i mesi invernali, anche se sicuramente le nostre ville sono molto più appealing d’estate”.
A proposito di prenotazioni, il 70% dei clienti blocca le strutture direttamente dal sito web della società, mentre il 25% è coperto “dalle online travel agency (Ota) – come Booking e Airbnb -, e circa il 5% tramite tour operator”. Puglia Paradise è un tour operator incoming specializzato nella gestione e “quando ho fondato l’azienda ho deciso di creare un modello di business puramente digitale e funziona benissimo. Infatti, il 50% di coloro che approdano sul nostro sito prenotano immediatamente, dandoci piena fiducia”.
Il soggiorno minimo nelle ville di Puglia Paradise è di due notti fino ad un massimo di 28 giorni. “Vorrei che gli affitti brevi venissero regolamentati con standard qualitativi, non solo quantitativi”, commenta Valentini. “Anche il settore extralberghiero contribuisce allo sviluppo economico ed è necessario vi siano leggi per non cadere nello sfruttamento di risorse locali. Come nel settore alberghiero vi sono le stelle, credo sia necessario utilizzare strumenti simili anche per l’extra alberghiero”.
Le stime per la chiusura dell’anno registrano ricavi pari a 1,4 milioni di euro, contro i 1,6 milioni dello scorso anno. “Questi numeri sono frutto della scelta strategica fatta l’anno scorso, per cui abbiamo deciso di scremare ulteriormente la collezione di ville con l’obiettivo di renderla più esclusiva, eliminando alcune strutture dal nostro portfolio poiché non erano coerenti con il nostro posizionamento”, conclude il fondatore. “Devo dire che i ricavi stimati per quest’anno sono perfettamente in linea con il nostro business plan e con le nostre aspettative per raggiungere una crescita sostenibile”.