Bilanci ‘gonfi’ per il gruppo Augustus Hotels a Forte dei Marmi. Un esito che potrebbe sembrare scontato nel mondo del lusso, dato che il 2023 si è rivelato per molte realtà alberghiere di alta gamma un anno record grazie ai forti aumenti dell’Adr, ma nel caso del gruppo che fa capo alla famiglia Maschietto la performance è legata soprattutto all’aumento del tasso di occupazione, indice ancora più importante perché costituisce la base per la crescita del business.
Ne ha parlato a Pambianco Hotellerie il CEO Giacomo Maschietto, a capo del gruppo che comprende Augustus Hotel & Resort suddiviso in tre strutture principali (Villa Pesenti, La Nave e Hotel Augustus Lido, ex Villa Agnelli), Augustus Beach Club, sette ville, nonché il family hotel Hermitage Hotel & Resort. “Prevediamo di chiudere l’anno – ha confermato Maschietto – con un fatturato di 16,4 milioni di euro, più del 10% rispetto al 2022 che già era stato un anno ottimo. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo avuto un record di occupazione con 11.200 presenze, contro le 10.300 dell’anno precedente. Nei mesi di luglio e agosto 2023 abbiamo raggiunto il 98% di occupazione”.
Il CEO ha spiegato che l’Adr non ha avuto un grande incremento, “solo un piccolo adeguamento”, quindi i risultati di bilancio sono legati soprattutto all’aumento del numero dei pernottamenti. La marginalità continua ad essere alta, e nel 2023 l’ebitda margin ha raggiunto il 40 per cento.
Forte di questi risultati, lo storico gruppo della Versilia si sta ampliando con la creazione di due nuove dimore di charme a cinque stelle, Villa Ala Anita e Villa Ala Bianca, che vedranno la luce nella primavera del 2024. Il resort ‘diffuso’ dell’Augustus quindi conterà l’anno prossimo nove ville, tutte immerse nella quiete di un parco di 15mila metri quadrati. Per quanto riguarda le due new entry, il progetto è coordinato da Discreet Architecture ed è frutto di una rivisitazione architettonica dello stile liberty-déco, mentre gli interni sono stati disegnati dallo studio di architettura De.Tales *.
Tornando al business di quest’anno, Maschietto ha aggiunto che la clientela si è diversificata rispetto al passato: “Negli anni ’80 e ’90, Forte dei Marmi era l’icona della villeggiatura di lusso per gli italiani, successivamente c’è stato il boom dei turisti russi, approssimativamente tra il 2000 e il 2010, e infatti nel pre-Covid la clientela russa raggiungeva picchi del 38% all’Augustus. Oggi questa clientela è scesa al 12%, ed è salita quella italiana che si aggira attorno 26%, mentre sono in aumento i viaggiatori americani ed europei. Questa diversificazione è un grande vantaggio a livello di business perché ci consente un maggiore equilibrio”.
Intanto Forte dei Marmi continua ad attrarre investitori. Rumors di stampa e operatori fanno i nomi di Four Seasons, Mandarin Oriental e Starhotels che sarebbero interessati a presidiare la destinazione, mentre sono in corso progetti di upgrading di alberghi, acquisiti da diversi operatori e ristrutturati per farne hotel a 5 stelle. “Un fermento che per noi è molto positivo – ha concluso Maschietto – perché porta Forte dei Marmi a standard di qualità e di lusso ancora più alti e questo giova alla destinazione”.
*Notizia integrata il 24 novembre 2023 alle ore 14
