Si intitola Future Travel Trends 2024 la ricerca sui viaggiatori italiani realizzata da Marriott Bonvoy – programma fedeltà del gruppo Marriott International – in collaborazione con l’agenzia di previsioni The Future Laboratory. Nello studio, appena pubblicato, sono stati analizzate le intenzioni di viaggio per i prossimi tre anni di circa 14mila turisti, tra Europa e Medio Oriente, mentre all’interno di questo più ampio campione, per l’Italia l’analisi è stata condotta da Opinium su 2.000 adulti. Per quanto riguarda proprio i nostri connazionali sono diversi i trend interessanti emersi: primo tra i quali è quello secondo il quale i viaggiatori italiani dichiarano di voler aumentare la loro spesa per i viaggi nei prossimi tre anni. Se infatti, racconta il report, nove italiani adulti su dieci (86%) dicono che andranno di certo in vacanza nei prossimi tre anni – l’84% già nel 2024 -, il 51% afferma che spenderà “più del solito” per organizzarla. E il 14% del totale di intervistati dichiara che spenderà “molto più del solito”.
Un’iniezione di fiducia per il settore travel e hospitality, anche se i viaggiatori italiani non pensano di pagare più di tanto per farlo. Sebbene infatti secondo lo studio la spesa per le vacanze sia destinata ad aumentare, gli stessi turisti sottolineano che continueranno a cercare il miglior rapporto tra qualità e prezzo e a risparmiare dove sia possibile. Così, un terzo dei viaggiatori italiani (32%) cercherà di ottimizzare i costi restando in vacanza in Italia, mentre il 26% prediligerà soluzioni di viaggio all inclusive, in modo da poter pianificare in anticipo e con certezza i costi della vacanza. Altri ancora spiegano che cercheranno di risparmiare prenotando le vacanze al momento giusto: il 25% lo farà molto in anticipo, mentre il 17% all’ultimo minuto. Infine, un 10% degli intervistati spiega che utilizzerà i propri programmi fedeltà per pagare parzialmente o in toto le vacanze con i punti.
Un secondo fattore che dirigerà le vacanze degli italiani sarà quello legato alla sostenibilità e anche in questo caso le scelte saranno fatte con un occhio al portafogli. Secondo lo studio infatti, quasi due terzi (65%) dei viaggiatori dichiarano di poter pagare anche di più per godere di soggiorni più sostenibili, anche se in media sarebbero disposti a pagare solo circa il 10% in più. Per molti poi, la sostenibilità è già importante: un quarto degli italiani (24%) dice di aver verificato la sostenibilità dell’ultimo soggiorno prima di averlo prenotato, mentre un altro 23% di averlo fatto ma dopo. Secondo i nostri connazionali poi, nel mondo del travel è ormai giunta l’era della pianificazione delle vacanze tramite IA: un italiano adulto su cinque (22%) ha utilizzato l’intelligenza artificiale per pianificare o fare ricerca per le ferie. Dato che sale al 35% se si considerano i giovani tra 18 e 24 anni. Tra coloro che utilizzano l’IA, l’88% afferma che ha in qualche modo influenzato le scelte.
In un mercato dei viaggi che è tornato alla normalità post pandemia poter guardare alle tendenze del settore dei prossimi anni è un vantaggio competitivo da sfruttare. Come ha sottolineato anche Richard Brekelmans, area vice president South Europe, presente a Milano alla presentazione della nuova Presidential Suite del The Westin Palace. “Per noi è fondamentale – ha spiegato – capire cosa pensano gli ospiti su un tema cruciale come è ad esempio quello della sostenibilità. Anche perché per noi la sostenibilità è in primo luogo responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo. Oggi poi il cambiamento climatico è una sfida per tutti: come grande catena alberghiera sentiamo la responsabilità di fare la cosa giusta per i nostri stakeholders e per il pianeta. Abbiamo fissato infatti obiettivi concreti: entro il 2025 ad esempio quelli di ridurre lo spreco alimentare del 50%, i rifiuti in discarica del 45% e l’utilizzo dell’acqua del 15%. Sia per gli hotel già in portfolio che per quelli in arrivo: tra questi c’è il The Ritz-Carlton Bellagio, che nel 2026 segnerà l’ingresso dello storico brand in Italia”.