L’industria del turismo globale si trova davanti a nuove sfide. Secondo le stime del Wtm Global Travel Report, in associazione con Oxford Economics, i viaggi di piacere effettuati nel 2023 saranno inferiori del 10% rispetto al picco precedente del 2019, eppure il valore degli stessi sarà crescente. Si prevede che entro il 2033 la spesa per i viaggi leisure sarà più del doppio dei livelli pre-pandemia. Un fattore trainante, afferma il rapporto, sarà il significativo aumento del numero di famiglie in Cina, India e Indonesia in grado di permettersi viaggi internazionali.
Dal World Travel Market London 2023, in corso in questi giorni nella capitale britannica, emerge infatti che la ‘classe viaggiante’ in Cina quasi raddoppierà nei prossimi 10 anni. Si tratta comunque, si legge nel rapporto, di una parte molto piccola di cittadini cinesi (2,3%), il che evidenzia un enorme potenziale di sviluppo in futuro. Opportunità di crescita simili esistono anche in India e Indonesia.
Per quanto riguarda le destinazioni che registreranno un maggiore incremento di turismo nel prossimo decennio si citano la Svezia con una crescita del 179%, Thailandia (+178%), Tunisia (+105%), Giordania (+104%), Cuba (+103%).
Dal summit di Londra esce anche un occhio ai nuovi comportamenti: sempre più vacanzieri stanno abbandonando i lettini sulla spiaggia in favore delle esperienze, che siano escursioni nella natura, buon cibo o momenti di benessere. Il relax insomma non è più sufficiente a motivare una vacanza, il rapporto rileva “una crescente domanda di esperienze uniche, autentiche e personalizzate. Le attività esperienziali come il turismo del benessere, della natura e del cibo sono aumentate di oltre il 10% rispetto al 2019”.
Inoltre la crisi climatica e il desiderio dei turisti di interagire con la comunità locale, “potrebbe significare meno viaggi a lungo raggio, ma potenzialmente più lunghi, e più viaggi locali a corto raggio”.